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Book spending review #6 : Il cavaliere d’inverno di Paullina Simons

Creato il 30 marzo 2014 da L'Angolino Di Ale @LangolinodiAle

Buongiorno amici! Ritorna finalmente la rubrica “Book spending review“: ovvero la rubrica del come ottimizzare i nostri risparmi acquistando i libri “giusti”Oggi voglio parlarvi di un libro meraviglioso che tutti voi dovreste leggere per lasciarvi incantare dal racconto di una storia d’amore e guerra raccontata dai protagonisti diretti: Tatiana ed Alexander, due personaggi indimenticabili. Buona lettura!

Book spending review #6 : Il cavaliere d’inverno di Paullina Simons

Titolo : Il cavaliere d’inverno

Autrice :  Paullina Simons

Casa editrice : BUR Rizzoli

Pagine :  697

Prezzo :  10.90 €

(su Amazon: 8.50€ cartaceo)

Trama : Leningrado, 1941. Le sorelle Tatiana e Dasha Metanova dividono un’unica stanza con i genitori, i nonni e il fratello. Questa è la dura realtà della Russia di Stalin. Realtà che tuttavia sembrerà bella come un sogno non appena Hitler invade la nazione e comincia a stringere d’assedio la città. In questo scenario si incontrano la giovane Tatiana e Alexander…

La mia recensione

Quando un libro è ben scritto non c’è niente da fare: un lettore non può far altro che immergersi nella storia ed imparare ad amare, soffrire, lottare con i personaggi. È quello che mi è successo leggendo questo romanzo di Paullina Simons, talentuosa scrittrice russa. Non è facile raccontarvi questo romanzo, ricco di eventi e di emozioni. Tatiana vive con la sua famiglia in una modesta casa. È una ragazza volenterosa, tenace e soprattutto generosa. La vita scorre senza troppi intoppi fino al momento in cui la radio (unica fonte di informazione) informa che le truppe tedesche hanno invaso la Russia. È il 1941.  È l’inizio della Guerra. Il cibo inizia piano piano a scarseggiare e Tatiana esce giornalmente alla ricerca di provviste per sfamare la famiglia. Durante una di queste spedizioni incontrerà Alexander, un ufficiale dell’Armata Rossa. I due inizieranno a frequentarsi, ben presto Tatiana scoprirà che quel sentimento è inopportuno e per tanti motivi deciderà di andare contro sé stessa, per proteggere sé stessa e la sua amata famiglia. Ma quell’affetto è dirompente e si trasformerà nel corso della narrazione, diventando odio, risentimento poi amore, rancore ed ancora passione. Mille emozioni, un’alternanza di sensazioni e di tormenti che rendono viva la descrizione degli eventi.

“Il sibilo delle bombe, il fragore delle esplosioni non erano niente a paragone del dolore che gridava nel suo petto”

La vita di Tatiana, una diciassettenne come tante, cambia radicalmente ma non cambierà il legame indissolubile che la legherà fino infondo alla sua famiglia, in particolare alla sorella maggiore, Dasha. Le illusioni di una giovane ragazza diventeranno sensi di colpa. Con mano tremante Tatiana crescerà e mostrerà tutto il suo altruismo ed il suo coraggio, fino quasi al punto di annientare sé stessa per aiutare gli altri. I protagonisti combatteranno per la grande Madre Russia e per proteggere la loro dignità.

Cammina, cammina, non alzare gli occhi, si disse Tatiana. Copriti il viso con la sciarpa, copriti gli occhi se necessario, non guardare Leningrado, non guardare i corpi ammucchiati nel cortile, non guardare i cadaveri che giacciono sulla neve [...]“

In quasi 700 pagine (che, vi assicuro, volano via una dietro l’altra) il lettore vive una delle esperienze più drammatiche e sanguinose della storia. La Guerra (purtroppo quella con la G maiuscola) annienta tutto e tutti. Spazza via persone, monumenti ed intere città, trascinando con sé brandelli di umanità , di sogni infranti e di gioie rubate.

Leningrado, l’odierna San Pietroburgo, passa dalle mani di Stalin a quelle di Hitler. La città, messa sotto assedio durante questa Seconda Guerra Mondiale, venne distrutta e la sua popolazione decimata. Lo scenario è descritto nella sua magnificenza prima e nel suo strazio dopo e durante il conflitto. Trincee, barriere antiaeree, il freddo pungente ed il gelido inverno che incombe sulla città, diventeranno protagonisti stessi della storia.

Le descrizioni sono forti, l’energia che emerge dalla penna della Simons è qualcosa di davvero unico: la scrittrice riesce a combinare in modo eccellente due scenari contrapposti in modo perfetto: la crudeltà della guerra e la delicatezza di un sentimento come l’amore. Due situazioni contrastanti ed antitetiche che si fondono in un’unica splendida narrazione.

Ci sono alcune battaglie che, per quanto tu non ne abbia voglia, devi assolutamente combattere. Battaglie per cui vale la pena dare la vita

Tatiana troverà la sua salvezza in un sentimento più grande di qualunque altra cosa. La gente brucerà i libri per scaldarsi, per trovare calore nel rigido inverno sovietico, ma Tatiana cercherà di salvare l’unico libro che la aiuterà a sopravvivere “Il cavaliere di bronzo” di Puškin, regalatone da Alexander, l’unico conforto in una realtà avvelenata dalla violenza. I bombardamenti distruggeranno tutto tranne la fede, tranne l’amore. Non sarà la razione giornaliera di centoventicinque grammi di pane a tenere in vita Tatiana. La sua forza d’animo sarà la sua difesa e la sua ostinazione diventerà la sua unica via d’uscita per poter continuare a sperare in un futuro migliore, in un’amore impossibile, nella possibilità di superare qualsiasi ostacolo e qualsiasi distanza, nella lotta alla conquista della propria libertà.

Personaggi indimenticabili in un romanzo che, nella sua intensa drammaticità, è dolcissimo e ti conquista dalla prima all’ultima pagina. Imperdibile davvero!


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