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Fratelli di libro.Buon Giovedì, quasi venerdì. Buon Dicembre. Buon Natale.Ormai ci siamo, le finestrelle del calendario dell'avvento da oggi cominciano ad aprirsi e una ad una ci guideranno,verso la festività più attesa di tutto l'anno. Un altro Natale. Di nuovo profumo di cannella, odore di mandorle e nocciole.
Ma quanto è giunto in fretta, signora mia? Decisamente troppo.
Ieri sono stata alla coop e mentre facevo lo slalom tra alberi di natale albini e pupazzi di neve lampeggianti, mi son imbattuta in un banchetto di libri sotto costo. Tra le varie edizioni di cucina italiana, la tavola di natale e saggi sul perché non si fanno più figli, mi capitano tra le mani un paio di copertine interessanti. Copertine. Che se un libro ha una bella copertina è già venduto al 50%. Ad esempio io evito di default quelle fotografiche, mentre mi attirano illustrazioni e quadri astratti. Insomma oltre alla copertina anche il titolo di questi libri se la gioca abbastanza bene e si guadagnano così, rispettivamente, dieci minuti di studio accurato ciascuno. La consistenza delle pagine, la biografia dell'autore, l'impaginazione, la data di fine stampa, le ultime tre righe del testo, in fine la seconda di copertina. E così, incredula con una manciata di euro mi sono portata a casa tre libri che ho cominciato a divorare avidamente e senza rigore. Li ho tenuti stretti come un tesoro, eccitata come una bambina la domenica con le scarpe nuove. Erano anni che non compravo tre libri tutti insieme, tre titoli che mi solleticano in modo speciale la curiosità, tre copertine che mi parlano solo a guardarle sottecchi. Quando ci vado di proposito in libreria è difficile che scatti una sintonia così, ripiego sui titoli proposti dal momento e poi ne resto anche delusa. Invece, ieri, colpo di fulmine.
Non ricordo chi, ma una giorno mi dissero "con i libri non ci mangi". Dipende da che punto decidi di guardarla.
Non ho molto libri, perché credo che un libro abbia una vita da vivere, che comincia dal banco del supermercato in cui è rimasto ad aspettare da tempo e continua tra le mani dei lettori. Ma ne ho letti molti, per mia fortuna. I libri non sono fatti per stare su di una mensola, ma per essere sfogliati, amati, sognati, toccati. La polvere li uccide e l'immobilità li deforma. I miei libri.Anzi, i libri che sono passati tra le mie mani hanno preso tante strade, di alcuni ne mantengo traccia, hanno attraversato in lungo e in largo l'Italia, un paio li avevo lasciati in america con dei sonetti di Shakespeare appuntati nella copertina e ora so che sono a Roma. Altri li ho dimenticati, anche se mai del tutto, perché basta un periodo, un immagine, per riportarmeli alla mente. Compagni di viaggio che ti non mi lasciano mai sola.I libri si scelgono i loro lettori, come è successo a me ieri. Hanno un messaggio da cuminicare e noi siamo solo il mezzo per la sua diffusione. So già che non resteranno a casa per molto, questi ultimi arrivati. Tra le loro righe ho già intravisto i loro prossimi lettori, non appena sarò giunta al punto finale, saranno pronti a ripartire. In tempo per Natale, forse. Con un fiocco e una dedica speciale. Perché è anche attraverso un libro che si parla ad una persona. Che si resta legati a lei. Proprio come sono legata ad una ragazza che non vedo da tempo e di cui non so più nulla, che non ho trovato su faccialibro, ma di cui conservo un libro che mi regalò per Natale.
A Natale un libro. Il vostro preferito magari, da regalare per farvi conoscere meglio.
Dicono che si possa conoscere di più di uno sconosciuto dalla musica che ascolta che non di una persona che frequentiamo da tempo. Credo si possa dire lo stesso. Per i libri.
Song: Emeli Sandè - Heaven
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