Navigando tra le varie pagine, trovo una piccola perla. Sul sito di Libreriamo, un articolo parla di un progetto avviato in America, Books at Birth, che prevede di donare un libro ad ogni neonato, per trasformarlo in un potenziale lettore. Naturalmente, io sono d'accordo, molto d'accordo, sempre più d'accordo. A me è capitato così. Forse non ero più neonata, ma sicuramente bambina molto giovane. Uno dei miei ricordi più lontani riguarda un libretto illustrato sulle avventure di un ippopotamo pianista, una serie di libercoli delle fiabe più note (Cenerentola, Cappuccetto Rosso e I Tre Porcellini), che mi catturavano ogni volta. Non sapevo ancora leggere, ma prima di passare ai giocattoli, dovevo aprire e accarezzare le pagine patinate, osservare i visi e le figure dipinte. Credo che ormai questi libretti siano andati persi per sempre: quello che non dimentico, però, è lo stile dell'illustratore, a dir poco ipnotico. Sono sicura che lo pescherò in Internet, prima o poi.
Ho divagato. Come al solito. Torniamo all'argomento. Il progetto Books at Birth è avviato e promosso da un centro per la lettura, dal nome bizzarro di Cops 'N Kids. La sua fondatrice, Julia Witherspoon, è un'ex-poliziotta che si è trovata a vivere una situazione "bizzarra", almeno secondo la mia personale opinione. Durante la sua infanzia, non ricevette mai un libro. I suoi genitori non ritenevano che dovesse leggere libri. Quando iniziò a frequentare le scuole, e a portare i libri a casa, i suoi genitori presero a nasconderglieli, perché ritenevano che fossero nocivi per lei. Per quanti tentativi facessero di tenerla lontana dai libri, lei riusciva sempre a eluderli, e a soddisfare la sua fame crescente di letture. Una volta diventata adulta e poliziotta, ebbe l'occasione di rendersi conto che nella sua stessa città, molti bambini vivevano esattamente la stessa situazione da lei affrontata nell'infanzia. Questa scoperta l'ha indotta a cercare una soluzione per quello che sentiva come un problema coinvolgente e pressante.
Io sono rimasta a dir poco stupefatta, leggendo di questi genitori che non volevano che la loro figlia leggesse. Nella mia immensa ingenuità, non credevo nemmeno esistessero persone che potessero privare i bambini del piacere di leggere un libro. Non dovrei stupirmi: gli esseri umani sono creativi in tutto, a partire dalla crudeltà. La storia è punteggiata di roghi di libri, come dicevo in altri post, e in tempi molto più recenti, al di qua delle Alpi, alcuni seguaci di certi movimenti politici, anche di giovane età, invitavano a chiudere i libri. Ma che lo facciano i genitori, deliberatamente? Mi rattrista un po', oltre a stupirmi.
Fortunatamente, esistono donne reattive come la signora Witherspoon. :-)
Per approfondire l'argomento, riporto qui integralmente l'articolo che ho letto:
''Books at Birth'', donare un libro a ogni neonato per avvicinarlo alla lettura . libreriamo.it - recensioni libri
Magazine Cultura
''Books at Birth'', donare un libro a ogni neonato per avvicinarlo alla lettura . libreriamo.it - recensioni libri
Creato il 28 maggio 2013 da Loredana GasparriPotrebbero interessarti anche :
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