Boom di allarmi alimentari per cibo low cost: +26%. I prodotti da evitare

Da Marymiaprincy
L'invasione del cibo low cost sulla tavola degli italiani è un fenomeno che costa caro alla salute (di chi si nutre, oltre che della manodopera che lo produce). 
La crisi ha cambiato le abitudini degli italiani e tra queste, quelle alimentari hanno conosciuto un sensibile scostamento delle scelte dei consumatori verso i prodotti a basso costo, per cercare comunque di risparmiare.
Oltre sei famiglie italiane su dieci (62,3 per cento) - segnala Coldiretti - hanno tagliato quantità e qualità degli alimenti privilegiando nell’acquisto prodotti offerti spesso a prezzi troppo bassi per esseresinceri
Il fenomeno è strettamente correlato a un dato allarmante: nell'ultimo anno gli allarmi alimentari dovuti a prodotti scadenti sono aumentati del 26%. Un vero boom.
L'allarme è lanciato da Coldiretti, che snocciola cifre inqietanti nel primo dossier sui “Rischi dei cibi low cost”, presentato a Bruxelles, nel quale si evidenzia un balzo record nel numero di notifiche nazionali al sistema di allerta comunitario per la prevenzione dei rischi alimentari, rispetto allo stesso periodo di cinque anni fa, prima dell’inizio della crisi.
Dalle nocciole turche all’ortofrutta africana, dal miele cinese al succo di arancia brasiliano, dalle olive tunisine al pane dell'Est... Sono numerosi i prodotti trappola segnalati nel dossier: prima di acquistarli varrebbe la pena ricordare il proverbio chi più spende più guadagna
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