"Vedi, Silvio. Il problema è che tu ce l'hai così...il cervello"
Forse, e dico forse, è arrivato il momento in cui non si vedranno più carabinieri e poliziotti con le borse della spesa di mogli, amanti e concubine di onorevoli e senatori scortati non-si-sa-perché. La mannaia della spending review calerà inesorabile anche su uno dei più vergognosi privilegi della casta: la scorta. Dal Viminale fanno infatti sapere che, a breve, polizia, carabinieri e guardia di finanza forniranno a 70 onorevoli attualmente sotto protezione, solo il personale armato mentre per gli autisti e le auto i nostri esimi statisti si dovranno attrezzare. Sparisce uno dei simboli più odiosi del potere, quella massa deforme di body-guard tutti uguali che, da servitori dello Stato venivano trasformati in chauffeur, accompagnatori, camerieri e cani da riporto per giornali e riviste. L’aspetto che più ci fa incazzare, da sempre, non è il concetto di scorta in sé che, se un personaggio pubblico è in pericolo ci sta tutto, ma l’abuso che se n’è fatto soprattutto durante l’’interregno di roi Silvio. Per cui si assisteva a un Emilio Fede qualsiasi scortato a spese dello stato mentre a Marco Biagi, la stessa scorta veniva sempre, tignosamente, negata. Il governo fa sapere che da ora in avanti alle scorte dovranno pensare i gruppi parlamentari di appartenenza, era ora. Forse. Ancora Moody’s in campo. Stavolta il rating "giù" riguarda un po’ di banche: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Cariparma, Credito Emiliano e altri 6 istituti; parecchi enti locali fra i quali Lazio, Lombardia (addio all’eccellenza di Formigoni), le province autonome di Trento e Bolzano e, buon ultima Napoli che, secondo Moody’s, in termini di mercato vale letteralmente spazzatura: Ba1 e perfino qualche società infrastrutturale e di utility: Acea, Terna e Poste Italiane. Con lo spread a 500 la situazione non è bella manco pe' la minchia. Ma è arrivato il momento di sorridere. Ennesima scivolata per il principe dei gaffeur che manco Giovanni Leone ai suoi tempi. Silvio non può fare a meno di rendersi ridicolo, è più forte di lui, non può farci nulla. Dopo l’intervista alla Bild, nella quale ha dato per certo il ritorno a Forza Italia, Nano Bifronte ha dovuto fare una marcia indietro repentina e totale. “Io ho detto che torneremo a Forza Italia? Sono stato frainteso, forse la traduzione in tedesco non era giusta”. Ma la perla Silvio l’ha regalata parlando del suo rapporto con la cancelliera Angela Merkel. Ha detto: “Ho un cordialissimo rapporto con la signora Merkel. La stimo per la sua franchezza, la sua serietà, la sua competenza, la sua dedizione“. Risposta immediata del portavoce della Cancelleria: “Silvio Berlusconi e Angela Merkel non hanno più avuto contatti da quando non è più premier, quindi non posso parlare attualmente di un rapporto cordiale”. Amen.