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BootCamp [Parte I]: Cosa Vi Serve Per Portare Windows Su Mac

Creato il 20 febbraio 2015 da Beiphone

A un certo punto del suo percorso con OS X, Apple deve aver capito che la natura particolarmente “elitaria” del suo Software non avrebbe mai permesso che OS X diventasse uno Standard e soppiantasse Windows, guadagnandosi dunque il titolo di “Sistema Operativo più utilizzato al mondo”. Gli utenti cercavano sempre più alternative per poter utilizzare Software Windows-Only su Mac, e alcune soluzioni sono a dir poco ingegnose; nel 2006, però, Apple ha introdotto BootCamp.

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Tutti gli utenti Mac dovrebbero conoscere ormai quasi alla perfezione OS X, il Sistema Operativo creato da Apple che da anni tenta di fornire una User Experience decente e impareggiabile ai suoi utenti (con discreti successi, non c’è che dire). Ci sono casi, tuttavia, in cui OS X non riesce semplicemente ad accontentare tutti gli utenti, e ciò avviene solo e soltanto perché si tratta pur sempre di un Sistema Operativo ideato e studiato a livello professionale, per essere impareggiabile nelle prestazioni e nelle attività di lavoro più Resource-Demanding.

Un Mac, in altre parole, non è fatto per il Gaming – semplicemente perché la maggior parte degli Sviluppatori non supporta il Sistema Operativo della Casa di Cupertino! Windows rappresenta una User Base molto più ampia e senza dubbio più fruttuosa per lo Sviluppatore di turno, ed è proprio lì che in molti puntano proprio per avere più profitto dai propri giochi.
Con Steam, la piattaforma di Digital Delivery supportata da Valve, lo scenario è mutato un po’ nel corso degli ultimi anni: sempre più titoli arrivano su Linux e Mac, e sempre più giochi vengono “trasportati” in Cross-Platform per poter essere accessibili a un numero maggiore di utenti. OS X, tuttavia, resta pur sempre una piattaforma professionale, poco tagliata per il Gaming e per far girare dei videogiochi ad alte prestazioni.

E non è certo l’unico caso in cui OS X viene escluso da larga parte degli Sviluppatori di nicchia: i programmi di Grafica Vettoriale, per esempio, come Apophysis, sono praticamente assenti su Mac OS X, eccezion fatta per Chaotica e poche altre App che permettono a un vero creativo di esprimere la propria creatività. Per non parlare di Software un po’ più Freeware, come Fraps (per catturare lo schermo e l’audio di sistema in una registrazione video), e molto altro Software che, sfortunatamente, potrebbe non vedere mai la luce su Mac.
Il ragionamento, per fortuna, funziona anche al contrario: Windows non ha mai visto una singola versione di Final Cut o Logic, per esempio, ma non a tutti una cosa del genere potrebbe star bene. Cosa fare, dunque, se siete un utente Mac in disperato bisogno di emulare la piattaforma Microsoft sul vostro computer?

Grazie al cielo, da Aprile 2006 esiste BootCamp: il modo più rapido ed efficace di portare Windows su Mac senza perdere il nostro Sistema Operativo preferito, spremendo tuttavia al massimo entrambi gli OS.

Ma cos’è BootCamp?

BootCamp è un “insieme di tecnologie software sviluppate da Apple per consentire un’installazione semplice del sistema operativo Windows XP (SP2), Windows Vista, Windows 7 e Windows 8 o GNU/Linux sui computer Macintosh dotati di processori Intel” (Wikipedia). In altre parole, a partire da OS X 10.5 Leopard, Apple ha introdotto un insieme di tecnologie nel suo Sistema Operativo che permetterebbero di gestire più OS (anche da diversi Sviluppatori) sullo stesso disco rigido, senza che l’uno influenzi l’altro in alcun modo. Tener premuto il tasto “Option” all’avvio della macchina permetterebbe ora all’utente di scegliere tra più “partizioni” del Disco Rigido, ciascuna potenzialmente con un Sistema Operativo diverso installato al suo interno.

Leggende parlano di uomini temerari che hanno addirittura portato sullo stesso disco rigido OS X, Windows e Ubuntu. Noi sappiamo una cosa soltanto, per certa: quegli uomini leggendari entreranno nella Storia.

Quando si tratta di installare Windows soltanto, tuttavia, la procedura risulta anche piuttosto semplice… Se si sa come procedere.

Lasciate perdere Wine, VMware Fusion o Macchine Virtuali, dunque: stiamo per lanciarci in un’avventura ben più soddisfacente di mere emulazioni di Windows. Oggi (o comunque con l’ultima parte della guida) imparerete a installare Windows su Mac.

Cosa ci serve per iniziare

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La nostra guida potrà anche esservi utile quando la leggerete, ma sarà soltanto quando sarete di fronte alla schermata di Setup di Windows che i problemi potrebbero iniziare a sorgere… Ed è proprio a quel punto che si vede la differenza tra un uomo e una avrete bisogno di un supporto un po’ più fisico che delle semplici parole lette su un sito Internet.

Ecco perché vi consigliamo di stampare il documento che troverete a questo indirizzo (in Inglese):

http://manuals.info.apple.com/MANUALS/1000/MA1636/en_US/boot_camp_install-setup_10.8.pdf

O, in alternativa, questa comoda pagina in Italiano (che, tuttavia, non fornisce i dettagli per i passaggi più complessi della guida):

http://support.apple.com/it-it/HT201468

Vi consigliamo di non sottovalutare questo passaggio, poiché una guida stampata è esattamente ciò che potrebbe fare la differenza tra una procedura riuscita e una procedura fallita… Che, nel peggiore dei casi, potrebbe cancellare tutto il contenuto del vostro Disco Rigido.
E a quel punto piangerete. Eccome, se piangerete.

Oltre a una copia stampata di quei due manuali (ricordate che potrete comunque trovare diverse pagine di Supporto BootCamp sul sito Apple), avrete necessariamente bisogno di:

  • La versione di Assistente BootCamp più aggiornata disponibile per il vostro Sistema Operativo (con OS X Yosemite, BootCamp è arrivato alla 5.1.2)
  • Una copia di Windows 7 Home Premium, Windows 7 Professional, Windows 7 Ultimate, Windows 8 o Windows 8 Pro (tassativamente 64-bit sui Mac più recenti. Date un’occhiata a questa pagina per una lista dei vari tipi di Compatibilità BootCamp)
  • Un dispositivo USB Flash con almeno 8GB di spazio libero, formattato in FAT32 (che BootCamp riformatterà comunque durante la procedura di installazione)
  • Un’immagine ISO del Sistema Operativo che desiderate installare (potete scaricarla da Microsoft o ottenerla dal disco di installazione di Windows tramite Disk Utility)
  • Tanta, tanta, tantissima determinazione e pazienza. Le cose potrebbero non andare come sperate al primo tentativo, e potreste essere costretti a ripetere la procedura di installazione più di una volta. Parlo per esperienza.
  • Nessuno (e dico nessuno) spirito di iniziativa: se qualcosa dovesse andare storto durante l’installazione di Windows non dovrete assolutamente toccare nulla. Fare dei cambiamenti al disco rigido dalla schermata di Setup di Windows potrebbe compromettere OS X definitivamente. E allora piangereste ancora. Eccome se piangereste.

Posto che abbiate tutto quanto appena elencato, siete pronti a iniziare. Ricordate che è consigliabile effettuare il Backup dei dati importanti del Sistema (magari con Time Machine?) prima di procedere oltre. La procedura di installazione di BootCamp non dovrebbe causare dei danni anche se la Partizione dovesse danneggiarsi in qualche modo, ma è sempre meglio non rischiare.

Come agirà BootCamp?

BootCamp vi chiederà sostanzialmente di poter creare un disco di installazione sul vostro dispositivo USB esterno, copierà dei Driver necessari al funzionamento delle periferiche Mac su Windows ed effettuerà una partizione sul Disco Rigido. Per chi se lo stesse chiedendo, state tranquilli: BootCamp non cancellerà nessun tipo di dato all’interno del disco. L’Utility App di Apple non farà altro che gestire lo spazio vuoto del disco dividendolo secondo un criterio che sceglierete voi stessi. Nessun dato memorizzato all’interno del vostro Disco Rigido andrà perso durante la procedura di installazione.

A questo punto siete pronti a iniziare l’installazione. Appuntamento alla prossima parte della guida per entrare nel vivo della procedura!

E niente paura: andrà tutto bene.

Si spera.


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