Continuando il nostro “Tour de France” in versione Rewind, eccoci alla quarta tappa diretti verso nord, e sulla nostra strada troviamo la città di Bordeaux, non possiamo certo perdere l’occasione di fare una breve visita alla così detta piccola Parigi. Siamo al quinto giorno di viaggio, ci rendiamo conto che le giornate volano e che sarebbe impossibile vedere tutto ciò che la costa atlantica potrebbe regalarci sul nostro tragitto verso la Loira. Quando si affrontano questi viaggi, si deve essere preparati e organizzati, altrimenti si rischia di perdere l’orientamento senza riuscire a ottimizzare il tempo, le giornate sembrano doppie quando si visitano più luoghi tutti insieme e solo quando si torna casa, ci si rende conto di quanto si è girato e visitato in un lasso di tempo relativamente breve …… Bordeaux è fantastica e chiunque gli abbia dato l’appellativo di piccola Parigi, certo non si sbagliava.Continua a leggere ...
Il ponte stile napoleonico, le strade alla Haussman e gli edifici sontuosi ricchi di storia, fanno si che il visitatore pensi di trovarsi nella più famosa capitale. Persino la Garonna pare fare il verso alla Senna, quando lentamente scivola con il suo maestoso corso in mezzo alla città. In auto, venendo da Biarritz, vi sono circa 200 chilometri da percorrere in in parte in autostrada e in parte sulla superstrada a scorrimento veloce, in due ore si arriva a Bordeaux. Quando arriviamo siamo un attimo spaesati, poi posteggiamo in un zona centrale vicino al centro storico dove alloggeremo una notte, tuffandoci alla scoperta della città, visitandola rigorosamente a piedi o con un fantastico servizio pubblico. Ci rammarichiamo di non poter vedere tutto, ma come già successo in altre occasioni ci ripromettiamo un'altra visita appena possibile. Curiosando qua e là giungiamo davanti a una cattedrale bellissima in stile gotico, Saint-André, ma quello che ci incuriosisce di più è la storia del suo campanile. Eretto a poca distanza ma non attaccato alla chiesa come di consuetudine, perché essendo la cattedrale costruita in una zona paludosa e avendo dato segni di cedimento, il vescovo dell’epoca pensò bene di far costruire il campanile a una distanza di sicurezza. E così da un arcivescovo costruttore, Pey-Berland, nacque l’omonima torre campanaria la quale però, ebbe varie traversie prima di poter svolgere la funzione per cui era nata.
A causa di una clamorosa mancanza di campane, la torre inizialmente fu divisa in piccoli appartamenti. Nel 1667 una tempesta la danneggiò gravemente, rischiò di essere abbattuta per poi essere venduta e trasformata in una fabbrica di pallini da caccia e infine, nel 1851 dopo essere diventata un monumento storico, fu acquistata definitivamente dal cardinale Donnet che le restituì la sua vera mansione installando tre campane, un campanone e una guglia in pietra, sormontata da una madonna in oro col bambino. Dal 1925 i campanari sono stati sostituiti da motori elettrici.
Cattedrale di Bordeaux Leggendo una guida storica scopriamo che in origine Bordeaux si chiamava Burdigala, l’epoca sarebbe quella romana e il termine sarebbe originario di una lingua Basco Aquitana, dove Burdi significa ferro e Gala fonte. Fonte del Ferro La storia di questa meravigliosa città e lunga e complessa, a partire dall’epoca romana sino alla seconda guerra mondiale, dove tra momenti di gloria e momenti di difficoltà, Bordeaux è cresciuta e si è migliorata sino ad arrivare ai giorni nostri. Sicuramente la città si è arrichita durante i secoli grazie al commercio, favorito dalla posizione e dal suo porto sull’atlantico che le ha sempre dato la possibilità di sviluppare commerci di ogni tipo, in ogni epoca storica. Arriviamo nel quartiere di Saint-Pierre, cuore della città, un dedalo di viuzze stile medioevale che fanno del centro storico di Bordeaux una meraviglia straordinaria, all’interno del quale vi sono negozi e graziosi ristorantini adatti a tutti i portafogli….. Qui si può mangiare di tutto e un goloso doc come me, certo non vuole perdersi nulla….. Le specialità di questa zona sono spesso affogate o cotte nel vino e vanno ovviamente a gusto personale, per me degno di nota è l’agnello diPauillac a la Persillade un agnello cotto alla griglia davvero gustoso. Da non perdere un costata con la salsa bordolese, una salsa a base di vino rosso e midollo che si sposa a meraviglia con la carne alla brace….. Per chi ama il pesce invece, ve ne sono di ogni genere, gamberi, ostriche, scampi non mancano e vengono cucinati in ogni modo, alla griglia, al vapore, ma una specialità della zona proposta spesso da i ristoratori, sono le Lamprede al Bordeaux , pesci pescati nella Gironda e cucinati affogati nel famoso vino rosso di Bordeaux. Tra i dolci ho assaggiato leCannelès al rhum, tortini al ruhm che mi ricordano un po’ i baba’e lePoires au St.Emillon, pere affogate nel vino rosso e succo d’arancia con la cannella….. Continuando nel nostro giro non vogliamo perderci la Grosse Cloche, la torre medioevale con l’orologio simbolo della città, pare che in passato la campana annunciasse anche il periodo dell’inizio vendemmia.
La Grosse Cloche si trova nel quartiere di Saint Eloi ed è un punto di riferimento della città, la torre collega altri quartieri quali Saint Michel, Saint Victoire e Saint Pierre. Saint Michel è il quartiere multi-etnico di Bordeaux, dove l’aria profuma di spezie e lo sguardo si perde tra mille colori, si passeggia tra mercati di stoffe e mercatini di ogni genere, tra i quali quello dell’antiquariato. Quasi ci si perde tra un negozio e un vetrina, una via e un angolo, passando da un quartiere all’altro senza accorgersene. Attraversiamo il quartiere Victoire, centro della movida notturna e raduno del popolo studentesco, la gigantesca omonima piazza è il punto di riferimento sia per gli studenti che per i turisti.
Una giornata a Bordeaux vola, facciamo appena in tempo a girare ancora qualche via e arrivare sino alla Porte Cahilau, altra porta medioevale pezzo storico della città, che il nostro tempo a disposizione è quasi finito………
Degno di nota è il lago di Bordeaux, con il suo favoloso parco intorno con passeggiate e piste ciclabili, fantanstico………. Ultima parte la dedicherei al vino ….. tra i rossi di Bordeaux il Malbec è quello che ho gradito di più, tra i bianchi invece, il Sauvignon Blancaccompagnato a una buona grigliata di pesce, direi che è estremamente raffinato. Esistono dei veri e propri tours organizzati attraverso le strade del vino, che noi per una questione di tempo non possiamo fare, ma che consiglierei a chiunque abbia la fortuna di passare da Bordeaux e fermarsi qualche giorno. Arriva la sera e anche se stanchi, un giro in notturna non lo perdiamo davvero …. La piccola Parigi non ha nulla da invidiare alla grande capitale ...
Magazine Europa
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