Bordeaux primeurs 2013: le impressioni

Da Vini&terroir

Sono appena tornato dalla campagne Primeurs 2013 a Bordeaux dove ho avuto l’occasione di assaggiare molti vini e devo dire che sono rimasto colpito in senso positivo. Dopo avere visto l’andamento climatico dell’annata 2013, le parole di alcuni reputati giornalisti anglosassoni ( solo alcuni) che l’hanno definita la peggiore annata del dopoguerra, la battaglia mediatica di alcuni paesi europei gelosi della “potenza” economica di questi vini: ho detto basta , vado, assaggio e scrivo!!!

Affronterò i vari punti con le mie risposte dettate da ciò che ho visto in Gironda.

1-AMBIENTE

Prima di tutto devo dire che ho visto moltissima gente alle degustazioni primeurs che si effettuavano dappertutto nel bordolese: tantissimi americani, inglesi ed asiatici. L’aereo che ho preso per ritornare, a parte il ritardo…, era stracolmo ed erano le 22h30 di sera!!!! Dunque il primo punto è a favore di Bordeaux 1- Detrattori 0. Hotel pieni, ristoranti pieni c’erano tanti professionisti che sono venuti per i primeurs 2013

2- ANNATA

E’ inutile negarlo che l’annata non è stata delle migliori. Ma a volte molti scrivono senza avere visto l’andamento reale , oppure avere assaggiato, il millesimo 2013. Non sarà una grande annata, non ripeterà i fasti del 2009 e 2010, ma non sarà un’annata catastrofica; anzi se parliamo di bianchi e vini del Sauternais ho assaggiato vini che evolveranno in maniera fantastica nel Pessac Leognan e vini meravigliosi nel Sauternes. Dunque se si parla di annata ” catastrofica” dovrebbe essere solo per i rossi. E’ vero che il gelo e la pioggia ci sono stati in primavera ( momento critico della vigna) e la grandine in estate e una tempesta il 26 luglio che ha causato molti danni. Il caldo ed il secco sono ritornati in settembre. La vendemmia come al solito è iniziata prima per il merlot, intorno al 27 settembre, i cabernets, intorno al 4 ottobre.

3- PRODUZIONE

La produzione in termine di quantità calerà tanto. Normalmente si producono 5.5 milioni di  Hl di vino rosso mentre per il 2013 si producono solamente 3.9 milioni di hl. Quasi la metà della produzione media di vino in Bordeaux. I “Grand Vins” avranno poche bottiglie, molte delle vigne destinate al Premier Vin andranno ad alimentare i seconds vins . Dunque poche bottiglie per i grand vin ed aumento della produzione per i secondi vini.

Château Palmer

4-QUALITA

Il problema sembra essere solo per i vini rossi perché l’annata in bianco è ottima e devo dire che ho assaggiato delle bottiglie con ottima freschezza, un frutto maturo, ottima struttura e con una conseguente attitudine all’invecchiamento. Per i vini rossi ho visto assemblaggi a favore del Merlot rispetto ai Cabernets. Molti Chateaux hanno optato per assemblaggi con alte proporzioni di merlot, e effettivamente l’ho riscontrato in alcuni vini del Libournais. Il risultato ha dato alcuni vini ben fatti con maturità eccellenti e vini con buona eleganza ed una struttura media. Per quanto riguarda la vendemmia molti grand chateau hanno impiegato anche 700 vendemmiatori per giorno ( contro i 100 abituali nel caso del Mouton Rothschild) per approfittare della giusta maturità

vigneti a Château Angelus

5-PREZZI

I prezzi ??? Incognita. Per quanto riguarda i bianchi saranno in aumento. Per i rossi bisogna dividere in due sezioni : i grandi e gli altri. I grandi vini non scenderanno tanto in termine di prezzo, anzi vista la domanda e il numero di bottiglie limitato penso che si seguirà lo stesso andamento degli altri anni. I secondi vini di conseguenza avranno più produzione e penso che avranno un leggero aumento del prezzo. Per il mio modesto punto di vista penso che i vini di St Emilion , Pomerol e Pessac Leognan avranno un prezzo maggiore rispetto ai cugini del Medoc. Da ricordare anche che i Grand Chateaux hanno il tempo, la tecnologia, i soldi ed il terroir per fare vini di grande qualità anche in annate mediocri-basse come il 2013.


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