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BORDER di Grazia Bomba

Creato il 06 ottobre 2015 da Paolo Franchini

BORDER di Grazia BombaItalia, pieni anni Settanta. Gioia, affascinante figlia di un politico di spicco, è un’adolescente in guerra contro la falsità e il moralismo che impregnano la sua famiglia e buona parte del suo entourage. Confonde a volte libertinaggio e libertà, arroganza e conoscenza, ma non aver perso la sua ingenuità le costerà la vita.

Aradia ha scelto di entrare in polizia, dove ha un ruolo di ispettore capo. Scelta non facile, frutto di un conflitto di identità irrisolto con una famiglia un tantino bizzarra. Indagare sulla vittima la riporterà a casa, “sottorete, lì dove succede tutto” e a iniziare un percorso di rivalutazione della propria esistenza. Finirà per capire che è solo ai confini, lì dove le regole sono aleatorie e sospese, che si può ritrovare se stessi.

Autore: Grazia Bomba
Titolo: Border confine
Editore: Enzo Delfino editore
Genere: Noir
Codice ISBN: 978-88-95758-23-7

Nata e cresciuta in un paesino della provincia di Como, ha attinto, per costruire entrambi i personaggi femminili di questo noir, direttamente dal suo passato. Anche lei come Gioia, uscita presto e non pacificamente dall’ambito familiare, ha trascorso un’adolescenza convulsa e densa di esperienze. E come Aradia, ha sperimentato l’insicurezza e le paure nascoste dietro le scelte di una donna, in quegli anni settanta che così magistralmente dipinge. Innamorata della sua terra d’origine non se ne è mai staccata completamente e attualmente divide la sua vita tra l’Italia, “sottorete”, e la Transilvania, in un piccolo villaggio sassone. Qui fa parte di un’associazione che si occupa di ambiente, conservazione del patrimonio culturale e di educazione, in particolare rivolta ai bambini rom. E’ in questo territorio di confine che nascono i suoi racconti, storie per ragazzi e fiabe. Border è il suo primo romanzo. Di sé dice: “Scrivo da sempre e da sempre ho buttato o perso quel che ho scritto, anche a causa dei continui traslochi. Non sono propriamente stanziale. Ambientare questa storia nella mia terra di origine è stato naturale. Ho solo narrato quel che meglio conosco, la mia vita ma con la possibilità di cambiare le carte in tavola senza nessun remora, come solo un giallo ti permette di fare. Ho voluto che i luoghi, il clima, i riferimenti storici all’interno del romanzo fossero reali. La breva che smuove le acque del lago, i paesaggi de sfroos, la possibilità di un’utopia che aleggia a Monte Verità, ma senza indugiare in descrizioni dettagliate, lasciando che sia il lettore ad entrare in sintonia con la storia, nella piena libertà della sua fantasia.”


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