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Borderlands: The Handsome Collection – L’ennesima remastered?

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giovanni "Giopa" Panzano

La recente invasione di titoli rimasterizzati in alta defizinione sul mercato ha inevitabilmente portato con sè svariati fastidi, ma spesso e volentieri si trascurano gli aspetti positivi di queste manovre commerciali. Se da una parte infatti tali titoli vengono usati per tappare periodi privi di uscite rilevanti con una spesa minima (spesso le conversioni vengono affidate a studi minori), c’è da considerare che grazie a queste riedizioni si dà la possibilità di recuperare diversi titoli sia per chi non ha avuto modo di giocarli all’uscita, sia per chi ha intenzione di rigiocarli con una veste grafica migliorata e, in alcuni casi, con un framerate fisso sui 60 fotogrammi al secondo. È proprio questo il caso di Borderlands The Handsome Collection, raccolta contenente Borderlands 2 e il Pre-Sequel con i rispettivi DLC (Tiny Tina’s Assault On Dragon Keep, Sir Hammerlock’s Big Game Hunt, Mr. Torgue’s Campaign of Carnage e tanti altri), il tutto arricchito dai 1080p e 60 fotogrammi al secondo, fino ad ora esclusiva della versione PC. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa nuova versione del singolare brand targato Gearbox.

Senza titolo-1

L’ascesa al potere di Handsome Jack

Per i pochi che non dovessero conoscere la serie Borderlands, si tratta di uno sparatutto in prima persona piuttosto fuori dalle righe, sia per l’ambientazione e i personaggi piuttosto strambi sia per la sua fortissima componente ruolistica, che fa del loot l’elemento chiave del titolo. Oltre infatti alla possibilità di scegliere tra svariate classi e salire di livello, in ogni episodio della serie è presente una quantità di armi a dir poco infinita, tant’è che trovarne due identiche è un’impresa quasi impossibile.

Sebbene la mancanza del primo capitolo possa infastidire chi per la prima volta vorrebbe avvicinarsi alla saga (ma non preoccupatevi, iniziare dal 2 non rovinerà in alcun modo l’esperienza di gioco), va evidenziata l’elevatissima quantità di contenuti presenti in questa collection, che oltre a poter vantare la presenza di Borderlands 2 (il miglior episodio fino ad ora) e Borderlands The Pre-Sequel, vi permetterà di mettere immediatamente le mani su tutti i contenuti aggiuntivi di entrambi i titoli, in pratica stiamo parlando di un quantitativo di ore di gioco non trascurabile. Certo, la differenza qualitativa tra i due titoli c’è, infatti mentre il secondo capitolo è stato sviluppato dai ragazzi di Gearbox, la cui impronta è ben evidente in ogni singolo metro quadrato di Pandora, ricca di personaggi originali e molto divertenti, il terzo capitolo in ordine di uscita, sviluppato da 2K Australia, risulta essere piuttosto debole sia per quanto riguarda l’ambientazione che per i personaggi, sintomo piuttosto evidente della mancanza dei creatori originali della serie.

Nonostante quindi The Pre-Sequel sia da considerare il classico “more of the same”, va comunque sottolineato lo sforzo nell’inserire alcune nuove meccaniche in termini di gameplay, alcune piuttosto riuscite, altre meno. Oltre all’introduzione dei danni cryo e delle armi laser, molto divertenti da utilizzare, risulta piuttosto divertente l’assenza di gravità su Elpis, luna di Pandora, che ci permetterà di effettuare salti discretamente elevati per poi cadere violentemente al suolo provocando ingenti danni ai nemici. A controbilanciare il tutto c’è la fastidiosissima presenza dell’ossigeno, che dovremo ricaricare costantemente tramite apposite postazioni o grazie ad alcuni oggetti che dropperanno gli avversari eliminati. Tutt’altra storia per Borderlands 2, che come accennato sopra risulta essere la parte migliore del pacchetto, non solo per ambientazioni e personaggi, ma anche per il gameplay, che manca di alcune simpatiche introduzioni fatte nell’altro capitolo, ma che nella sua formula classica e ormai collaudata funziona decisamente meglio.

In quattro si fa meglio

Una delle feature più interessanti riguarda sicuramente la cooperativa in locale, che ci permetterà di giocare sullo stesso schermo con altri tre amici. Dai tre giocatori in poi, però, bisognerà sacrificare il framerate per moltiplicare il divertimento, visto che tale carico porterà il titolo a girare a 30 fotogrammi al secondo. Come avete letto prima, in questa rinnovata versione del gioco potremo godere sia di una risoluzione a 1080p che dei 60 frame al secondo, cosa particolarmente gradita per gli sparatutto in prima persona. Mentre in Borderlands 2 il framerate appare piuttosto solido, The Pre-Sequel non riesce a tenere i 60 in modo stabilissimo, con parecchie incertezze nel corso delle partite.

Graficamente c’è stato sicuramente un bel boost, ma nonostante ciò il titolo non riesce a raggiungere la controparte PC a dettaglio massimo, andando così ad eguagliare i dettagli medio-alti. Certo, non stiamo parlando di un titolo in cui il comparto grafico sia particolarmente importante, ma ci saremmo aspettati comunque qualcosina in più. Rimangono poi alcuni difetti presenti nei titoli originali quali il caricamento in ritardo di alcune texture e, nel caso del Pre-Sequel, alcuni bug che non andranno comunque a rovinare il gioco.

Una piccola parentesi va aperta per il trasferimento dei salvataggi, che i più appassionati (o chi magari ha avuto modo di provare la versione PlayStation Plus di Borderlands 2) gradiranno sicuramente. Purtroppo il passaggio non solo è macchinoso, ma vi consentirà di trasferire solo da PS3 a PS4 e da Xbox 360 a Xbox One, senza contare che avrete bisogno della vecchia console con tanto di versione fisica o digitale del titolo. Nonostante ciò va però detto che tale trasferimento è piuttosto vantaggioso, poiché vi darà accesso immediatamente ad un discreto numero di chiavi d’oro, utili per ottenere loot di qualità, e gettoni per il potenziamento del personaggio.

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