Tutti a casa, tutti in crisi, tutti in bolletta. Almeno finché il cinema non bussa alla porta. A Ferretti non sembra vero: un film in pellicola, serio, di denuncia. L'adattamento del saggio best-seller "La Casta", il racconto di sprechi, scandali e privilegi immotivati della classe politica italiana. Il salto di Boris dal piccolo al grande schermo, ma soprattutto da un pubblico di nicchia al grande pubblico, "laurea" definitivamente i suoi tre autori con lode, per l'umorismo finissimo, lo sguardo implacabile, la scrittura diretta e coraggiosa, la capacità di scelta e soprattutto l'eleganza e la coerenza con cui sono passati dal ritrarre la televisione in televisione al fotografare il cinema nel cinema.
La prima vera serie televisiva italiana di qualità (che aveva per soggetto la pessima qualità della televisione italiana) si congeda dagli schermi con questo maxi episodio dedicato al mondo del cinema nostrano, massacrandone il mito con straordinaria capacità di sintesi e umorismo, nonostante il cinema non solo abbia già raccontato spesso il suo dietro le quinte ma soprattutto abbia sempre avuto maggior autoironia rispetto alla nipotina televisione.