"Dalla parte di chi lavora per una Bormioli più forte", così oggi titola un volantino di Andrea Massari pubblicato Gazzetta di Parma.
Che dire? Letto il volantino, da subito mi preme sottolinearne l'aspetto più inquietante: la supponenza, cioè la pretesa (peraltro largamente smentita dai fatti) di incarnare una superiorità morale che giustifica il disprezzo antropologico per chi osa soltanto pensare cose diverse dal club di presuntuosi che ama viversi e rappresentarsi, abusivamente, come un'aristocrazia dello spirito.Un tempo la credenza su una propria superiorità si incardinava sulla pretesa marxista di possedere la chiave per comprendere e realizzare le leggi della Storia. Oggi, svanito il marxismo, la pretesa di superiorità si è trasferita dalla storia all'etica, dall'economia all'etichetta. Spero che questa grottesca rappresentazione, che ha reso la sinistra detestata e permanentemente invisa a due terzi degli italiani, abbia fine al più presto. Cambiare l'Italia, non gli italiani: sarebbe una rivoluzione per l'unica sinistra al mondo che disprezza il popolo e vuole raddrizzare, come direbbe Isaiah Berlin ricalcando una nota massima di Kant, il «legno storto dell'umanità».
Per tornare all'attualità, dopo l'iniziativa di Rete Civica che sollecitava l'amministrazione comunale a promuovere un incontro tra le parti, ieri il Sindaco ha incontrato separatamente sia i dirigenti Bormioli che esponenti dei Cobas.
Intanto, in controtendenza, questa mattina, mobilitazione Ggil e Cisl contro i Cobas. A guidare la manifestazione il Sindaco Massari con l'onorevole Romanini e il Sindaco di Salsomaggiore Fritelli.

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