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Borneo malese: foreste agli sgoccioli

Creato il 24 luglio 2013 da Salvaleforeste

Borneo malese: foreste agli sgoccioliUno studio pubblicato nel numero del 17 luglio della rivista PLoS One ha rilevato che oltre l'80% delle foreste tropicali in Borneo malese è stato pesantemente impattato dall'abbattimento industriale di alberi.Le foreste degli stati malesi di Sabah e Sarawak sono da anni target della produzione di olio di palma e di legname, ma lo studio rivela un tasso di deforestazione molto più alto di quello mostrato dalle immagini satellitari. Il team di scienziati della  University of Tasmania, dell'Università della Papua Nuova Guinea, e della Carnegie Institution for Science ha documentato il vero impatto della deforestazione in questa regione.

 

Il team ha impiegato la Carnegie Landsat Analysis System-lite (CLASlite) per evidenziare gli impatti fino ad oggi non rilevati. Le immagini ad alta risoluzione hanno individuato le strade aperte nel cuore della foresta in Brunei e negli stati malesi di Sabah e Sarawak, nell'isola del Borneo. Le ulteriori elaborazioni hanno rivelato che quella che appariva dalle immagini satellitari una fitta copertura forestale, nascondeva una realtà di avanzato degrado.

 L'analisi di immagini satellitari prodotte dal 1990 e il 2009 nel Borneo malese ha mostrato una rete di strade forestali estesa su circa 364,000 km. Quasi l'80% della superficie del Sabah e del Sarawak ha subito l'impatto della deforestazione, anche se questo non era stato rilevato. Il dato contrasta con i risultati ottenuti per il vicino  Brunei, dove il 54% della superficie ha mantenuto intatta foresta.

 "Assistiamo a una crisi in ecosistemi forestali tropicali di tutto il mondo - spiega Jane Bryan, leader del team di ricerca - Il nostro lavoro documenta la portata della crisi nel Borneo malese. Solo piccole aree di foresta restano intatte, il resto ha subito gli impatti del prelievo di legname e dell'espansine delle piantagioni di palma da olio. Le foreste pluviali, che in precedenza ospitavano numerosi grandi alberi vecchi, che immagazzinano carbonio e sostengono un ecosistema eterogeneo, sono state sostituite con piantagioni di palma da olio o da piantagioni di legname."

Solo l'8% in Sabah e il 3% in Sarawak, sono ancora coperti da foreste intatte, praticamente solo le aree protette. Pochissimi ecosistemi forestali rimangono intatti in questi due stati malesi, mentre il Brunei ha avuto più successo nell'esclusione della deforestazione industriale e nella tutela delle proprie foreste.

 

"I risultati sono preoccupanti - ha aggiunto Greg Asner - Il gatto è che le precedenti rilevazioni, basate sulla mappatura satellitare, non sono state in grado di controllo di registrare il degrado delle foreste nel Borneo malese, così come in tutta la fascia tropicale. Si tratta però di pesanti impatti che lasciano una scia di degrado delle foreste, anche se la zona può ancora apparire come coperta da foreste ad una superficiale analisi satellitare convenzionale. Con il sistema CLASlite, possiamo vedere gli effetti del taglio industriale sul manto forestale interno. Il sistema ha così rivelato un degrado molto diffuso".

"L'estensione della deforestazione in Sabah e Sarawak toglie il respiro - ha aggiunto Phil Shearman, coautore dello studio -  L'industria del legno è penetrata direttamente nel cuore del Borneo e ben poco della  foresta pluviale rimane intatto, in netto contrasto col Brunei. La maggior parte delle foreste del Brunei è ancora intatta, grazie all'esclusione dell'industria del legno dai suoi confini. La situazione nelle foreste tropicali del Borneo è ormai così grave che è necessario rimettere in discussione ogni ulteriore sacrificio di ecosistemi intatti all'espansione dell'industria del legno".

 


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