
L’indice Pmi in Cina, diffuso da Hsbc e sceso a maggio a 49,6 (da 50,4 di aprile), causa alla Borsa di Tokyo un autentico “panic selling”, fino alla chiusura a -7,32%. L’indice Nikkei brucia oltre 1.000 punti (1.143,28) e crolla a 14.483,98, mentre la BoJ, con i tassi in tensione, ha varato una iniezione di liquidità da 2.000 miliardi di yen.