Vendite prudenziali in tutta Europa
Si salvano BpM, MPS e Banco Popolare oltre ad Azimut. Ancora una batosta per World Duty Free ed Autogrill, precipita Tenaris.
Facile prevedere volatilità, ma la Borsa americana è una pallina in un flipper, il mercato rimbalza fra l’euforia ed il panico, stasera sapremo qualcosa di più, anzi … molto di più.
Nel frattempo le Piazze europee hanno terminato in rosso, sono scese in particolare Francoforte e Parigi che hanno lasciato sul terreno un punto percentuale mentre Londra ha limitato i ribassi a due decimi di punto.
Attualmente, dopo essere stati sopra e sotto la parità, gli indici americani non si discostano molto dalla chiusura della vigilia, tutti aspettano le minute del FOMC e l’inizio della stagione delle trimestrali.
Milano ha concluso in una via di mezzo, l’indice principale è stato sostenuto da alcuni titoli bancari, ma in generale hanno prevalso le vendite.
Il Ftse Mib (-0,64%) ha chiuso in ribasso per la quinta volta nelle ultime sei sedute, i massimi dell’anno, stabiliti a giugno, sono parecchio distanti, ma il bilancio per questo 2014 continua a rimanere positivo.
Il miglior titolo di giornata è stato BpM (+1,33%), all’interno del comparto sono da segnalare anche i rialzi di Banca MPS (+1,20%) e Banco Popolare (+0,63%), in calo, invece, Intesa (-0,35%), Mediobanca (-0,37%), Bper (-0,40%), Ubi Banca (-0,55%) ed Unicredit (-1,08%).
Rimbalzo sorprendente per Azimut (+1,30%) e guadagni molto più contenuti per Saipem (+0,45%), Generali (+0,31%), Terna (+0,31%), Gtech (+0,27%), Luxottica (+0,17%) e Snam Rete Gas (+0,05%).
Guardando invece il fondo della classifica spiccano ancora una volta i cali delle “sorelle” World Duty Free (-4,49%) ed Autogrill (-3,04%), in casa Benetton non devono essere giorni tranquilli.
Ennesimo ribasso, è il sesto consecutivo, per Tenaris (-3,24%) in queste ultime sei sedute la quotazione del titolo è scesa di due euro passando dai 18,15 euro del 30 settembre ai 16,15 euro del fixing odierno.
Continua il calo delle utilities, di nuovo in ribasso A2A (-2,55%) ed Enel Green Power (-2,35%).
Non si salvano dalle vendite Exor (-1,63%) ed Stmicroelectronics (-1,50%), tornata nuovamente sotto quota 6 euro.
Ed infine citiamo il ribasso di Mediolanum (-1,39%) tornato ad un soffio dai minimi dell’anno.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro