Il Ftse Mib sopra quota 19.000 punti
Bene il settore industriale con Finmeccanica, Stmicroelectronics e Buzzi Unicem. Positivo anche il comparto bancario con la solita eccezione di MPS.
Ed ecco un’altra giornata da ricordare per le Borse europee, i motivi del gran balzo sono diversi, certamente ha avuto la sua influenza la Fed, ma anche la “proroga” data dalla Germania alla Grecia.
I tedeschi hanno capito che avevano tirato la corda fino al punto di rottura e quindi era venuto il momento della carota, ma fra due mesi saremo punto e daccapo, quindi l’agonia continua.
Ricordiamo poi che domani è giorno di scadenze tecniche, poi rimarranno poche sedute prima di chiudere un anno perlomeno problematico.
Piazza Affari è stata brillante, ma oggi non la migliore visto che Parigi (+3,4%) e Francoforte (+2,8%) hanno avuto performances ancora più “corpose”.
Il nostro Ftse Mib (+2,65%) ha terminato sul massimo di giornata, e stavolta non solo per merito dei titoli bancari, in vetta ai rialzi, infatti, troviamo il comparto industriale guidato da Finmeccanica (+4,97%) e Stmicroelectronics (+4,56%), terzo gradino del podio per Buzzi Unicem (+3,45%) che rimbalza dopo un periodo davvero complicato.
Soltanto al quarto posto troviamo il primo titoli del settore bancario, si tratta di Intesa Sanpaolo (+3,39%), a seguire l’altra nostra Big, Unicredit (+2,95%), queste le altre performances del comparto: BpM (+2,89%), Mediobanca (+2,39%), Ubi Banca (+2,21%), Bper (+1,91%) e Banco Popolare (+1,61%), al solito in controtendenza Banca MPS (-1,70%) ancora una volta maglia nera di giornata.
Cerca di terminare l’anno sui massimi Generali (+3,38%) mentre al momento possiamo solo parlare di rimbalzo per Mediolanum (+3,33%).
Ritrova quota 11 euro Pirelli (+3,28%) e prova la risalita anche Autogrill (+3,20%).
Terza grande seduta rialzista per Eni (+3,13%) che chiude la giornata ad un livello (14,5 euro) che può sembrare ancora sacrificato, ma si tratta di 1,5 euro in più dei minimi intraday di due giorni or sono.
E concludiamo citando gli altri due titoli che con MPS hanno terminato la seduta in rosso, si tratta di due Campari (-1,37%) e Saipem (-0,58%), per entrambi il 2014 rimarrà un anno da dimenticare in fretta.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro