Un inizio 2016 peggiore di questo era ben difficile immaginarlo per i mercati azionari :tutti i 3 principali indici azionari di Wall Street (Dow Jones, S&P,Nasdaq) hanno perso per strada un 10% dal loro picco più recente.Male anche tutte le borse europee, a ruota.L’allarme sul rallentamento dell’economia cinese e il calo del prezzo del petrolio (sceso sotto la soglia critica dei 30$ per barile) hanno portato ad un panic selling.
Il petrolio ha un influenza fondamentale sui mercati azionari, e nonostante abbia perso molto del suo valore in borsa, l’outlook sul valore del greggio resta per la maggior parte degli analisti ancora negativo (si teme che l’OPEC continui a non voler in alcun modo tagliare la produzione - cedendo quote di mercato - e allo stesso tempo l’IRAN potrebbe a breve riversare nuove quantità di petrolio su un mercato dove l’offerta è già abbondantemente al di sopra della domanda).
Secondo Goldman Sachs è però presto per affermare che la fase Bull dei mercati sia terminata del tutto : l’economia USA è ritenuta solida a sufficienza per sostenere i listini, e la politica di rialzo dei tassi della FED pare coerente su questo punto.
Un ruolo importante lo giocherà anche il prossimo meeting della BCE riguardo le politiche di stimolo monetario, in programma per questo Giovedì.