Borse: succede di tutto

Da Pukos

Giornata storica per il mercato valutario

Bene Moncler, massimo assoluto per Atlantia, gran balzo di Enel. Tenaris e Eni risalgono mentre Saipem scende di nuovo.

Giornate come questa si vivono una volta ogni vent’anni, le Piazze europee guadagnano oltre due punti percentuali, New York in questo momento scende con una volatilità pazzesca e la Borsa svizzera ha perso quasi il 9%!!!

Qualche esempio di ciò che è accaduto a Zurigo: il titolo Swatch (orologi) ha perso oltre il 16%, il Gruppo Richemont (Holding Finanziaria che raggruppa nomi importanti del lusso fra cui Cartier e Montblanc) ha perso più del 15%, Actelion (farmaceutici) quasi il 14% e non è andata tanto meglio neppure ai colossi bancari: UBS (-12,1%), Julius Baer (-11,5%), Credit Suisse (-11,0%), per gli elvetici una seduta che verrà citata sui libri di storia.

Cosa sia accaduto è ormai noto a tutti, la Banca Centrale svizzera ha improvvisamente deciso di non difendere più il cambio verso l’euro a quota 1,20 e sul mercato dei cambi nei minuti immediatamente successivi all’annuncio sono successe cose che non avevamo mai visto in vita nostra.

Ora, passato lo tsunami, il cross Eur/Chf si è attestato intorno a 1,04 ma sul mercato non si contano i feriti, principalmente “ustionati” e naturalmente non finisce tutto qui, anzi, ora comincia il bello con l’euro crollato anche rispetto al dollaro, in questo momento ha ripreso quota 1,16 dopo essere arrivato a toccare il livello di 1,157.

Ma avremo occasione di parlare diffusamente di quanto avvenuto sui mercati valutari con articoli ad hoc, qui, come al solito, ci limitiamo a commentare la seduta di Piazza Affari.

Il Ftse Mib (+2,36%) ha vissuto una seduta straordinaria, così come tutti i listini dell’eurozona, ma partiamo dal basso, quattro titoli hanno terminato la giornata con un segno meno, si tratta di Saipem (-1,01%), Tod’s (-0,91%), Gtech (-0,84%) e Azimut (-0,22%), per il resto solo frecce verdi.

In vetta ai rialzi troviamo Moncler (+5,80%) tornato quasi in area 12 euro, quindi oltre i valori medi degli ultimi 12 mesi.

Il titolo del giorno, però, è senza dubbio Atlantia (+4,56%) che facendo segnare al fixing 21,32 euro stabilisce il proprio record storico, insomma, di questi tempi, un risultato quasi miracoloso.

Terza piazza per Enel (+4,09%), per il colosso elettrico potrebbe essere l’ennesimo tentativo di risalita, forse è la volta buona, ma quante volte i rimbalzi si sono poi dimostrati effimeri.

A proposito di rimbalzi ecco Tenaris (+4,00%) che al termine di una seduta pazzesca chiude a quota 11,7 euro dopo aver fatto segnare un minimo a 11,02 euro  ed un massimo a 12,03 euro.

Alle sue spalle Eni (+3,70%) , fixing a 14 euro tondi tondi dopo essere passata per l’inferno (toccata in intraday quota 13,15 euro).

Continua l’ascesa di Finmeccanica (+3,55%) così come quella di World Duty Free (+3,06%), bene anche Yoox  (+3,03%).

E concludiamo con il miglior bancario di giornata, ossia Intesa Sanpaolo (+2,93%) tornato in positivo anche per quanto riguarda la performance da inizio anno.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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