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Bosco del tempo di Giancarlo Pontiggia

Da Lielarousse

Roma 27 gennaio 2014

Giancarlo Pontiggia

Alle celle, scure, dei monaci
a volte pensavo, come a un luogo
di pace, salvifico. Ignaro
ero del mondo, e delle sue
rose sanguinanti. Ai bui
corridoi, nei giorni
d’autunno sconsolati e rugginosi,
guardavo, in azzurra
attesa. Il tempo, allora,
era come un vento fermo, una
clessidra sospesa.

Da Bosco del tempo, Guanda, 2005

A domani
Lié Larousse



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