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BOSNIA: Finalmente un governo, ma le fratture sociali restano visibili

Creato il 03 gennaio 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

di Silvia Padrini

BOSNIA: Finalmente un governo, ma le fratture sociali restano visibili

Quattordici mesi senza un governo. Fondi internazionali bloccati e un imminente collasso finanziario. È estremamente critica la situazione con cui la Bosnia Erzegovina è arrivata alla fine del 2011. Nei giorni scorsi, tuttavia, i partiti che rappresentano le comunità musulmana, serba e croata sono riusciti a raggiungere un accordo per la formazione di un esecutivo che metta fine alla lunga crisi politica del paese. Nessuna parte in causa è pienamente soddisfatta, perché nessuna ha vinto; ma -come ha sostenuto il leader serbo Milorad Dodik- è la vittoria del “compromesso e della comprensione”. Una pacifica convivenza (di fatto o di forma) a favore di un governo per il paese è ciò che richiedeva la comunità internazionale prima ancora della popolazione. L’Ue saluta positivamente il compromesso politico e inizia a fare l’appello: la presenza di governo condiviso risponde positivamente. La realizzazione di altre conditio sine qua non sembra vicina. È stato raggiunto un accordo sulle importanti riforme riguardanti il censimento e la distribuzione dei sussidi statali. Ora la Bosnia può chiedere di entrare in Europa con un curriculum in regola.

Con questa svolta sono, inoltre, stati scongelati i fondi da centinaia di milioni di dollari che il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea destineranno come prestito alla Bosnia Erzegovina. La formazione del governo, in corso in questi giorni, è un gioco di equilibrismi. La poltrona di primo ministro sarà occupata dal leader politico croato, mentre gli altri nove ministeri saranno divisi tra le tre comunità (in parlamento rappresentate da sei partiti principali). L’unica anticipazione disponibile è sul ministero degli Esteri: verrà affidato ad un leader politico musulmano. Il desiderio di riconciliazione per lo sviluppo del paese è certamente un dato positivo.


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