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Minacce alla Jolie per il film su guerra in Bosnia.
È IL SUO DEBUTTO DA REGISTA. LA PELLICOLA PRESENTATA LUNEDÌ AL FESTIVAL DI BERLINO
Auto rovinate e messaggi offensivi anche al resto del cast di «In the Land of Blood and Honey»
MILANO – Angelina Jolie ha ricevuto delle minacce per il suo primo film da regista «In the Land of Blood and Honey» (Nella terra del sangue e del miele), che ricorda al mondo gli orrori della guerra in Bosnia cominciata vent’anni fa. Invece di scatenare un dibattito tra i bosniaci su quanto accaduto e perchè, la pellicola è riuscita a far tornare a galla le profonde divisioni del paese balcanico, che, secondo molti, si sta allontanando dallo spirito di riconciliazione per piombare nuovamente nell’instabilità, scrive The Guardian. Da quando il film è stato presentato, lunedì al Festival di Berlino, dove ha ricevuto un premio per la pace, e alla premiere a Sarajevo davanti a 5mila spettatori martedì sera, l’attrice americana e diversi attori serbi del cast sono stati minacciati. «Mi sono state spedite delle cose, altre sono state postate online», ha rivelato al Guardian la star 36enne a Sarajevo. «Il cast non mi ha mai riferito di queste minacce, ma ho saputo da altre persone cosa stava accadendo – ha proseguito – uno di loro si è ritrovato i finestrini dell’auto in frantumi, un altro ha avuto un problema con il telefonino nel mirino degli hacker, con l’invio di e-mail offensive». «Erano pensieri terrificanti, quelli finiti in quelle righe», ha aggiunto Jolie, spiegando di avere dato agli attori l’opportunità di lasciare la regione, ma nessuno di loro ha accettato.
NIENTE PRIMA - La compagna di Brad Pitt – scrive il Guardian – ha rinunciato a partecipare alla prima nella capitale serbia, Belgrado, smentendo che ciò abbia a che fare con le minacce. «Non sono tanto le minacce fisiche a disturbarmi – ha spiegato – il fatto è che non voglio che un film come questo sia usato in modo strumentale, soprattutto in questo anno elettorale (sono in programma le amministrative, ndr), mentre la gente ha deciso di etichettarlo senza averlo visto, per incitare alla violenza e alle aggressioni». «Nel paese del sangue e del miele» è un ritratto brutale, spesso scioccante della guerra nella ex Jugoslavia. Racconta la storia d’amore tra una donna bosniaca e un militare serbo, ma mostra anche le esecuzioni sommarie e gli stupri sistematici di donne croate e musulmane da parte dei militari serbi (fonte: TmNews).