di Valentina Di Cesare
foto di Diego Stellino
L’agenzia di stampa Tanjug ha comunicato in questi giorni che tutte le associazioni e le organizzazioni musulmane della Bosnia-Erzegovina hanno dichiarato di voler celebrare ogni 9 gennaio ( già giornata della Repubblica Srpska bosniaca), anche la giornata in memoria del genocidio avvenuto ad opera dei serbi nei confronti della popolazione bosniaca di fede islamica.
Tutte le associazioni infatti, con dichiarazioni congiunte, hanno comunicato i loro intenti allegando nelle richieste ufficiali per l’istituzione della giornata, le sentenze emesse dalla Corte internazionale di giustizia de L’Aja che certificano il genocidio commesso dall’esercito della Repubblica Serba ai danni dei bosniaci.
E’ sempre degli ultimi giorni la notizia riguardante alcune modifiche legislative di grande peso per la Bosnia-Erzegovina. Il parlamento bosniaco ha infatti approvato una proposta di legge che prevede per chi sul territorio bosniaco neghi il genocidio di Srebrenica, la reclusione da 3 mesi fino a 3 anni. Jasmin Duvniak rappresentante del partito di azione democratica bosniaco è stato uno dei maggiori promotori del provvedimento a cui alcuni deputati serbi avevano opposto resistenza.