Dopo la scoperta relativa al bosone di Higgs, il CERN, il Laboratorio Europeo per la ricerca nucleare, si prenderà una pausa di quasi due anni, a partire dal 14 febbraio (anche se lo stop defintivo avverrà dall’alba di Sabato 16 febbraio). In realtà si tratta di un stop programmato: in effetti l'interruzione dell'attività dell’LHC (Large Hadron Collider), l'acceleratore di particelle di Ginevra, è stata progettata per consentire lavori dirinnovamento e di miglioramento.
Il 4 luglio dello scorso anno, il CERN aveva annunciato di aver effettivamente individuato al 99,9% un nuovo bosone, verosimilmente compatibile con il bosone di Higgs, ma ulteriori studi in questo senso, come ha suggerito lo stesso CERN, saranno necessari. La conoscenza delle proprietà di questa particella potrebbe guidare la ricerca al di là del modello standard e spianare la strada alla scoperta di una fisica nuova, come la supersimmetria e la materia oscura.
L'LHC è il più grande acceleratore di particelle del mondo ed è stato commissionato alla fine del novembre 2009. Costruito nel tunnel circolare sotterraneo (26.6 km di circonferenza) del suo predecessore, (LEP, Large Electron Positron). Durante questa pausa obbligata (denominata S1, ovvero Long Shutdown 1), la prima per l’LHC, non ci sarà alcuna collisione di particelle, ma saranno intrapresi lavori per ammodernare le strutture e preparare l’LHC ad un nuovo ciclo di funzionamento ad energia più alta.
Nel corso degli ultimi tre anni, l'LHC ha prodotto "più di 6 milioni di miliardi di collisioni, e questo risultato ha superato tutte le aspettative," ha dichiarato Steve Myers, direttore per gli acceleratori e la tecnologia al CERN. Nel 2012, la performance dell’LHC è stata due volte superiore a quella del 2011. La sua luminosità ha raggiunto un valore doppio rispetto a quello massimo toccato nel 2011 mentre l'energia di collisione è stata aumentata da 7 TeV (teraelectronvolt) a 8 TeV. Nel 2015 l'LHC sarà gestito con una energia di collisione che potrà raggiungere i 13 TeV.