Bossi: dito medio alla bandiera e il cantante lo querela (la solita eLEGAnza)

Non per niente ma chiamasi vilipendio alla bandiera ed è punibile da 1000 a 5000 euro. Oppure da 5000 a 10000 se viene compiuto in occasione di ricorrenze e cerimonie pubbliche.

Quella di Besozzo alla quale domenica sera stava partecipando Umberto Bossi insieme ad altri uomini del Carroccio era indubbiamente una circostanza pubblica con tanto di cantante - il salentino Alessandro Pelagalli - che a un certo punto ha intonato una canzone celebrativa dell'Unità d'Italia - Bianco Rosso e Verdone - per il semplice motivo di ritrovarsela inclusa nella scaletta della serata. Il Pelagalli avrebbe poi spiegato a Repubblica che si era reso conto di essere ad una festa della Lega solo dopo esserci arrivato e che non avrebbe potuto prevedere la salita sul palco di chi tali inni a favor di patria non li può sopportare.Pelagalli ha sporto querela presso i Carabinieri di Bareggio - dove ha la residenza - perché sentitosi offeso come cittadino italiano e come professionista davanti a una piazza gremita di persone e si è valso di una sentenza della Cassazione che prevede come reato il gesto del dito medio rivolto ad una persona. 

Caro Bossi, a certe persone dai il dito e si prendono la mano. Talvolta è sufficiente usare più "tatto"...