In questo simpatico Paese, che è il Botswana, le consuetudini hanno quasi sempre valore di legge.
Non è stato il caso di questa volta quando tre sorelle sessantenni, morti i loro anzianissimi genitori, hanno reclamato per sé il diritto alla casa di famiglia, che un nipote pretendeva loro di sottrarre.
Infatti, fino ad ora, per consuetudine solo il maschio, in caso di eredità, è colui che ha pieno diritto di fare propri i beni immobili come possono essere case e terreni.
Simpaticamente, a me è parso, leggendo l’episodio, di essere quasi in uno di quei gustosi “gialli” di Alexander McCall Smith, tipo “Le lacrime della giraffa”.
Si è verificato che questa volta l’Alta corte di Gaborone, città capitale,dando prova di lungimiranza e modernità, abbia dato piena ragione e quindi diritto all’eredità alle donne, le tre zie, contro le pretese del nipote.
I giudici hanno bollato così la pretesa dell’uomo come una discriminazione inaccettabile e, per giunta, in contrasto con la Costituzione del Paese.
Non è raro, comunque, che in Africa australe consuetudini e leggi dello Stato spesso facciano a pugni tra loro.
In conclusione le simpatiche ziette hanno avuto ragione di tutto e sono rimaste felicemente padrone nella loro casa.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)