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Bottega dell'assurdo /Spazio Poesia

Creato il 14 agosto 2012 da Marianna06

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Un vociare ininterrotto e  ossessivo, che giunge

dalla strada trafficata, misto a olezzi agro-dolci di friggitoria.

Il calore impietoso che penetra dalle imposte semi-socchiuse.

Cielo terso e  suono di campana a ogni mezz’ora.

Spezzoni di significanti con o senza in rima  dimenticati

di proposito in memoria.

Pennelli intinti nel colore  e lasciati poi  a mezz’aria per

futuribili guizzi d’artista nel noto disordine “non sense”.

Un violino nell’angolo con l’archetto spezzato.

Spunti per fantasticherie ferragostane.

Lontano acqua di mare danza, corre, arranca

e incontra altra acqua di mare proprio nel punto in cui

l’onda s’infrange per confondersi, perdere identità ,

compenetrarsi, com’è giusto che sia, e dimostrare

quella sussidiarietà indispensabile per cui all’inizio

fu creato il mondo e tutte le “cose” erano buone.

Carezza trascurata che laggiù qualcuno ancora attende.

 

   Marianna Micheluzzi


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