“Chi, davanti a queste foto, s’indigna e vede solo un corpo in mostra, non ha capito una virgola del significato che rappresentano: non c’è scandalo davanti ad una Donna che si sente di esserlo al 100%, senza paura di mostrare le proprie cicatrici e le imperfezioni. Perchè farlo? Perchè è normalità, anche questa!”
Ho conosciuto Boudoir Disability, il nuovo progetto della fotografa Micaela Zuliani autrice ed ideatrice di Portrait de Femme, attraverso le parole della protagonista: Valentina Tomirotti. Forse vi sembreranno parole normali, forse perché non conoscete la storia che vi è dietro, la storia di una donna coraggiosa e caparbia, che non si ferma davanti a nulla.
Boudoir Disability è lo shooting fotografico che sta facendo il giro dei social e dei giornali, volto a sensibilizzare la collettività, per imparare a guardare la disabilità con occhi diversi, per imparare che l’apparenza spesso inganna e si deve andare oltre “l’immagine”.
Ogni donna è donna nell’anima, anche senza il tacco 12 e il trucco da vamp… essere donna è un’altra cosa: vuol dire avere coraggio, sensibilità, forza e tantissime altre qualità che traspaiono nelle fotografie di Micaela e nel contagioso sorriso di Valentina.
Boudoir Disability è una raccolta di foto che parlano di intimità, sensualità, femminilità e dolcezza estrema. Non è importante il vestito, la posa o la location, quanto invece i sentimenti, il desiderio, i sogni che si leggono nello sguardo della protagonista.
Corpo e occhi si fondono, si lasciano andare e sprigionano un’energia indescrivibile, se non attraverso i preziosi scatti fotografici.
“Sensualità non è sessualità, ma una sana provocazione di rompere gli schemi che costringono alcune persone a vivere con un’etichetta di scadenza” [cit].
E insieme a Valentina e Micaela anch’io voglio credere che tutto questo diventi possibile!
Per maggiori informazioni sul progetto Boudoir Disability
http://www.portraitdefemme.it
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