I biscotti continuano a venire bis-trattati dalla Tv sicchè dopo i frollini in crisi di identità sessuale - "Le biscotte" - arrivano dal cielo i massi della Galbusera che piovono sulla gente impazzita di gioia.
E certo, perchè uno scende da un treno italiano che di norma ha minimo un paio d'ore di ritardo, col sorriso stampato in faccia ma senza l'ombra di un bagaglio - probabilmente perso - e s'ingroppa un cracker fermo sulla pensilina, nell'indifferenza generale. Una specie di dolciaria invasione degli ultracorpi accompagnata però dalla deliziosa canzone "Boum" di Charles Trenet che mi mette sempre di ottimo umore. E la pubblicità, ancora una volta, si rivela il veicolo migliore per diffondere la musica di oggi e di ieri e scandire la colonna sonora delle nostre giornate.