Una colazione che profuma di mughetto, un pranzo accompagnato da un tenue ed elegante bouquet di rose, un aperitivo reso più allegro da un mazzo di margherite. Arriva dall’estero ma germoglia anche in Italia il cosiddetto floral bar, il connubio tra fiori e cibo, negozi di piante che diventano anche luoghi dove consumare momenti conviviali, attimi semplicemente “gourmand”, in cui tutti i sensi sono coinvolti …la vista, il gusto, l’olfatto.
Inutile dirvi che tutto ciò è musica per le mie orecchie, e la mia personale lista di floral bar da visitare è già pronta. Eccola di seguito.
Alla Mènagere di Firenze, nato nel 1896 come negozio di casalinghi, si mescolano i profumi di meravigliose composizioni floreali a quelli della cucina, alla cui guida uno chef stellato vi stupirà con i suoi originalissimi drink e la ricercatezza dei suoi piatti. In questo spazio che si usa definire concept store, è possibile cenare, gustare un aperitivo e comprare piante o bulbi.
Le Flaneur a Roma, un altro luogo incantato, un’atelier che sa di Parigi, di mobili vissuti, di tè profumati e ricette segrete. Rifugio elegante e sobrio, dove entri attratta dai fiori ma ti ritrovi seduta a gustare un fondent au chocolat, servito, ça va sans dire, con petali e corolle.
A Milano, città che non smentisce il suo essere sempre un passo avanti rispetto alle tendenze, ben tre luoghi da visitare: il Fioraio Bianchi, il Mint Garden Cafè e infine Potafiori.
Il Fioraio Bianchi, in zona Brera, nasce quarant’anni fa, si distingue per le sue delicate e inedite composizioni floreali, uniformandosi a quella classe e al bon ton tipico del quartiere. Oggi è diventato un suggestivo buen retiro non solo per gli amanti dei fiori ma anche per chi ama la buona cucina tradizionale da gustare avvolti in una calda atmosfera francese…Semplicità ma anche ricerca e sperimentazione contraddistinguono il menù di questo magico fioraio.
Più moderno, attento ai ritmi della città, il Mint Cafè è il luogo adatto a tutte le occasioni: a colazione, per l’aperitivo prima del cinema, per un regalo fiorito, per una pausa golosa durante una passeggiata in corso Buenos Aires o nei vicini Giardini di Porta Venezia.
L’ho tenuto per ultimo e non a caso. Potafiori rappresenta l’essenza di ciò che amo. Userò le parole riportate sul sito: “è un contenitore di colori e di profumi, una casa che accoglie, un luogo calmo, semplice e schietto, uno spazio per i fiori e per la musica, un bistrot con cucina”. Rosalba Piccinini, musicista e fioraia, anzi cantafiorista, ha ricreato un ambiente dove semplicemente si respira intimità, voglia di convivialità, amore per la buona tavola, gusto per la bellezza. Vi invito a leggere un articolo che spiega molto di questa eclettica artista e ci svela il mistero dello strano nome del suo locale…eccolo sull‘Eco di Bergamo.
In attesa che anche nella mia amata città nasca un floral bar, non mi resta che pianificare un tour di quelli già esistenti, pregustando delizie da assaporare, circondata da atmosfere retrò, tra bouquet e colori che mi riporteranno per un attimo nella mia amata Provenza…