Mia figlia è felice quando sente la parola bouyourdì. Sa che ho preparato questo delizioso antipasto molto conosciuto a Salonicco (Thessaloniki), uno dei pochi piatti della tradizione greca dove si mette il peperoncino piccante. Non sempre è così per i greci, che sono felici al pari di mia figlia se si trovano davanti questa preparazione, molto meno se trovano qualcos’ altro:
La parola che dà il nome a questa ricetta, appartiene alla categoria delle parole dimenticate e all’occorrenza riesumate per descrivere quello che è impossibile dire diversamente. Bouyourdì è di origine turca e significa intimazione, ordine, e probabilmente non c’è parola che descrive più efficacemente lo sgomento per gli avvisi di pagamento che tanti cittadini greci si vedono recapitare essendo buona parte di questi impossibilitati a far fronte!“Mi è arrivato un bouyourdì dall' ufficio imposte….”Comunque la si metta, il bouyourdì brucia!!!!
Suggerisco di farlo grande e metterlo in mezzo al tavolo, rispettando l’usanza greca di spiluccare gli antipasti dallo stesso piatto, aumentando le dosi secondo il numero dei commensali.
Ingredienti:- 1 pomodoro tondo- 1 peperone verde poco carnoso- 100 gr. di feta- 1 peperoncino rosso piccante tritato- poco sale- origano- olio evoProcedimento:Lavare il pomodoro e tagliarlo a rondelle sottili. Lavare il peperone, togliere i semi e i filamenti e tagliarlo a rondelle sottili. Tagliare la feta a cubetti.Oliare leggermente un recipiente di coccio e alternare a strati le rondelle del pomodoro e del peperone. Salare leggermente, cospargere con il peperoncino e finire con i cubetti di feta. Versare 3 cucchiai di olio e infornare a 200 gradi per circa 20 minuti. Verso fine cottura aggiungere l’origano e cuocere ancora per 5 minuti.Servire con del pane casereccio possibilmente.