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Boyhood, quando il cinema è vita.

Creato il 19 novembre 2014 da Persogiadisuo
BOYHOOD di Richard Linklater, USA, 2014 con Ellar Coltrane, Ethan Hawke, Patricia Arquette, Lorelei Linklater, Zoe Graham Genere: Commedia drammatica Boyhood, quando il cinema è vita.

TRAMA Mason è un ragazzino che vive con la sorella maggiore e la madre e ne seguiamo la vita nei dodici anni successivi, fino al suo arrivo al college. COMMENTO Pochi giorni di riprese anno dopo anno, per dodici anni: l’esperimento sarebbe già qui interessante. Ma il regista ha fatto di più, perché nel ritrarre una normale famiglia americana a cavallo tra l’inizio del nuovo millennio e i nostri giorni, ritrae l’evoluzione del mondo occidentale intero, con una serie di riflessioni importanti. La storia della famiglia è speciale e ordinaria allo stesso tempo: coppie che si separano, figli che prima cercano padri lontani e poi cercano se stessi. Eppure per tre ore lo spettatore rimane incollato allo schermo per seguirne le vicende.
Boyhood, quando il cinema è vita.
Poi c’è il contorno, piccoli grandi riferimenti che rendono il tutto un’interessante riflessione sulla nostra storia recente e in tre ore c’è spazio davvero tutto, dalle cose più serie a quelle più leggere. Vi è il governo bellico di Bush, l’11 settembre, l’avvento della tecnologia e dei social network, ma anche temi universali e atemporali come la religione e l’amore, passando per riferimenti culturali di ogni tipo, da Star Wars a Britney Spears. Ottimi gli attori, che si sono prestati a questo esperimento coraggioso, eccellenti le musiche che ripercorrono un decennio. Ma non c’è spazio per catarsi, scene edificanti nostalgia e nemmeno pessimismo: la vita scorre veloce, implacabile, e così la visione di tre ore scivola leggera. E come il protagonista, anche noi spettatori compiamo un vero viaggio: ma si tratta di un viaggio all’interno di noi stessi, della (nostra) storia. La nostra vita si trasforma in cinema, il cinema si trasforma in vita, il cinema è vita.
VOTO: 8,5

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