Magazine Società
Si paventa che la Untergang pigli una brutta piega, perché «ora c’è una sola cosa in cui il premier può sperare, voglia Dio che non avvenga. E quella cosa è il casino nelle strade, gli scontri di piazza, le aggressioni a lui o agli amici suoi» (Piovono rane). Voglia Dio che non avvenga, ma pare che, col tempo, il finale de Il Caimano sia venuto a farsi seria ipotesi di scenario. Succede ogni volta che Berlusconi è dato per spacciato (infatti il film di Nanni Moretti è del 2006), perché s’è fatta fama di stronzo coriaceo, estremamente pericoloso se il suo delirio di grandezza viene offeso, capace di tutto (ma proprio tutto) per averla sempre vinta. E avendo avuto tante prove di quanto sia abile e cinico nel mischiare vittimismo e prepotenza, i timori vengono trattenuti in qualche scaramantica parodia di fine regime con colpo di coda, immaginandoci che stia gridando ai suoi: «Per sistemare tutta questa merda lavoriamo sul consenso: trovate un altro ritardato e questa volta che lanci qualcosa di meno pesante e appuntito, cazzo!».Insomma, c’è aria di guerra civile imminente e settori illuminati della Resistenza pensano di averla già vinta, ma a caro prezzo: l’imbarbarimento generale, il diverso ma uguale degrado morale degli uni e degli altri, e questo non sarebbe bello. Di poterla perdere, c’è solo una inconscia fifa.
Condivido la preoccupazione e, al fine di impedire una drammatica spaccatura del paese, che poi ci dà un fastidiosissimo malessere esistenziale, dico che si potrebbe trovare un compromesso: gli uni evitino di costruirsi ad arte il pretesto per una deriva autoritaria (o peronista o giacobina), gli altri (sia i peronisti sia i giacobini) diano impegno che non maltratteranno i vinti. Potremo anche metterci d’accordo sull’eventualità di far fuggire all’estero il Puzzone – in Russia o in Libia – senza esproprio; se invece la spunta anche stavolta, pur avendolo dato per già morto ancora una volta, ci assicuri di poterci almeno rifugiare nel web, tra blogosfera e Youtube.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il Donbass è come il sud Italia.
Quindi potrebbe essere utile analizzare le posizioni polarizzate che molti hanno appreso per quanto riguarda l'Ucraina. Per eludere tali opinioni radicate,... Leggere il seguito
Da Nicovendome55
ATTUALITÀ, OPINIONI, POLITICA, SOCIETÀ -
La chiesetta di Roslin e il Castello, o di tutto ciò che non ha detto Dan Brown…
…. non ha detto che la chiesetta è un capolavoro bellissimo, intarsiato come nessuna costruzione gotica (purtroppo all’interno non si possono fare foto),... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Referendum Grecia: cosa succede se vince il sì, cosa succede se vince il no
Il Messaggero analizza cosa potrebbe accadere dopo il referendumAl di là delle rassicurazioni, il timore è l’effetto contagio per la crisi in Grecia. Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La seconda ondata
Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Freedom Flotilla e la vergogna d’Israele
mcc43In solidarietà con quei cittadini israeliani la cui onorabilità è quotidianamente sfigurata dalle azioni illegali e dalle manipolazioni dell’informazione... Leggere il seguito
Da Maria Carla Canta
MEDIA E COMUNICAZIONE, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Speciale crisi greca (1)
Il primo ministro greco Alexis Tsipras, nella notte di venerdì, ha indetto e programmato un referendum per il 5 luglio prossimo, al fine di far esprimere... Leggere il seguito
Da Vincitorievinti
ECONOMIA, POLITICA ITALIA, SOCIETÀ