Bòzzima
Latino tardo apozĕma(m), dal greco apózema ‘decotto’, derivato di apozêin ‘far bollire’.
Anche, raro, bòsima.
Sostantivo femminile.
1. (tessile) Soluzione di sostanze colloidale con la quale vengono impregnati i filati prima della tessitura per ricoprirli con una guaina atta a renderli lisci, flessibili e resistenti.
2. (agricoltura) Miscuglio di terra e letame in cui si pongono le piante arboree prima della messa a dimora.
3. (regionale centro) Miscuglio d’acqua e crusca per i polli. Sinonimo: pastone.
4. (regionale centro, estensione) Intruglio dall’aspetto disgustoso.
Una (parola) giapponese a Roma
Pram [pram]
Voce inglese, dall’olandese praam.
Sostantivo maschile invariabile.
(marina) Barchino di servizio con la prua a specchio come la poppa, usato specialmente nel Nord Europa, a bordo di pescherecci.
Tincóne
Da tinca, il pesce, secondo un passaggio semantico non chiarito.
Sostantivo maschile.
1. (medicina, raro) Tumore, ascesso inguinale: Voi, maestri cotali, / medici da guarir tigna e tinconi, / siete un branco di ladri e di castroni (Berni).
2. (popolare, toscano) Persona fastidiosa.
Si dice bòzzima, e non bozzìma.
Idiozia popolare
A volte ci si chiede: i figli assomigliano ai padri?
La risposta, come sempre, la si può trovare nell’idiozia popolare dei proverbi.
Tale padre, tale figlio
vs.
A padre avaro, figliuol prodigo.