Regia: Douglas Trumbull Anno: 1983 Titolo originale:Brainstorm Voto: 3/10 Pagina di IMDB (6.5) Pagina di I Check Movies
Imbarazzante. E non capisco il voto da 6.5 dato su IMDB, manco fosse un Wargame, un Tron o un Il Tagliaerbe. Ed è un peccato mortale solo accostarlo ad uno di questi titoli. Film estremamente piatto, soprattutto nel primo tempo che sembra durare un'eternità. Non è possibile basarci sugli accettabili, ma non straordinari (era il 1983, non il 1938) effetti visivi, perchè la trama dovrebbe portare a qualcosa di più intenso. Il tutto invece si riduce a qualche luce bestialotta e ad una serie di situazioni che spingono a forza nella storia un po' di informatica vista a livello "hacker". Già, tra virgolette, tanto per farla pesare. Ai tempi, sembra che bastasse alzare al cornetta del telefono e "chiamare" (già, tra virgolette) un computer per prenderne possesso, e con lui anche di tutto un laboratorio all'ultimo "grido" (questo perchè ci stavano bene). Insomma, un gruppo di scienziati creano un aggeggio spettacolare che fonde i Google Glass con gli Oculus Rift e ne prevede prima un utilizzo video ludico basato sulle simulazioni, poi un tipo più sveglio degli altri crea un'app per Youporn ed inizia a sdare di matto. Poi una tipa (louise Fletcher) registra la propria morte ed un idiota (Christopher Walken) vuole scoprire i segreti che questa comporta: il casco magico manda pensieri e sensazioni ad un corpo all'altro. Nel mezzo ci hanno infilato anche i militari cattivi che vogliono usare questa invenzione per ammaestrare i propri soldati, un po' come il protagonista ha fatto con sua moglie. Film noioso che non sa di nulla, lasciate perdere. Di materiale simile, ma molto migliore, in quegli anni e con i soliti temi ce n'è altro.