Cari amici lettori,
bello, affascinante, tenebroso e con uno sguardo glaciale: Brando Giorgi (vero nome: Lelio Sanità di Toppi), 46 anni, nato sotto il segno dei Gemelli, volto popolare delle fiction e della cinematografia italiana, ha partecipato alla seconda edizione del Social World Film Festival di Vico Equense, ridente cittadina della penisola sorrentina, tra le urla e l’entusiasmo della gente accorsa per vederlo.
Lo ha incontrato per noi il giornalista Antonio D'Addio del Settimanale VERO.
- Brando, sei un personaggio amatissimo…
Mi fa tanto piacere, dovunque vado vengo accolto con molto affetto, vuol dire che sto lavorando bene, il consenso delle persone è fondamentale per il nostro mestiere. E’ bello essere fermato per strada, firmare autografi e fare le foto con i fan, è uno degli aspetti piacevoli del nostro mestiere.
- Tutti ammirano la tua bellezza, ti dà fastidio?
No, per un attore è importante avere anche una bella immagine, anche se non basta. Dopo l’impatto fisico ci vuole la sostanza. La bellezza è un dono che ci è stato dato, non si tratta di un merito nostro.
- Hai ricevuto un riconoscimento per il tuo impegno nel sociale, contento?
Certamente, trovo giusto che un personaggio pubblico presti la propria immagine per iniziative legali e sociali, come la lotta alla mafia, alla criminalità e all’usura, ma vorrei lanciare un appello per il tema della prossima edizione, incentriamo tutto sull’amore, un bene primario, un valore sociale positivo, che è anche sinonimo di crescita. L’amore è il motore della vita!
- A metà luglio entri nel cast di CentoVetrine, la storica soap di Canale 5…
Sì, ormai posso ufficializzare la notizia. Mi ha contattato Daniele Carnacina, direttore artistico di CentoVetrine, ma anche di Vivere, la soap che mi ha visto protagonista per sei anni, mi ha chiesto se volevo fare un provino per CentoVetrine ed io ho risposto subito di sì. Qualche giorno dopo sono stato richiamato e sono stato inserito nel cast.
- Emozionato?
Tanto, è un’altra grande occasione. Sto registrando già dallo scorso ottobre le puntate della soap e sto vivendo un’esperienza bellissima. Inoltre è la prima volta che sto via così tanto dalla mia famiglia. Quattro giorni alla settimana sono a Torino, a San Giusto Canavese, mentre la mia famiglia vive a Roma, nel fine settimana raggiungo moglie e figli. Avevo lasciato Vivere dopo sei anni per fare altro, non mi sono mai pentito della mia scelta, ma quando oggi, con la crisi che c’è, ti offrono un lavoro di nove mesi non puoi rinunciare, soprattutto se hai una famiglia e delle responsabilità.
- Qual è il tuo personaggio?
Sono Thomas, un restauratore dal passato misterioso, molto legato, nel bene e nel male, al personaggio di Cecilia Castelli (Linda Collini), se ne vedranno delle belle!!!
- Come sei stato accolto?
Benissimo, negli stessi studi giravamo Vivere, conosco il posto e le maestranze, mi sento a casa.
- Si era diffusa la notizia che eri nel cast di Le tre rose di Eva…
E’ vero, ma questi sono i misteri della vita. Non ho preso parte a questa fortunatissima serie, il mio nome è stato il primo a comparire quando sono uscite le indiscrezioni sugli attori protagonisti, poi, non so perché, come per magia, sono stato dimenticato dalla produzione. Questo è il bello e il brutto del nostro mestiere.
- Ti stiamo vedendo in molte repliche…
Sì, stanno andando in onda Io non dimentico, Caterina e le sue figlie, Vivere, Incantesimo, in estate rivedremo sicuramente su Canale 5 Il sangue e la rosa e Sangue caldo, non sono contento, anzi sono infastidito, trasmettere le repliche e rispolverare vecchie fiction è sinonimo di crisi. Io mi auguro che il superfluo venga tolto e che si riprenda alla grande con la qualità, ci vogliono produttori coraggiosi e seri che investano i propri capitali per prodotti seri e qualificati.
- Ma perché il mestiere di attore è così amato?
Perché si presta attenzione solo ai lati positivi, la popolarità, i soldi e l’agiatezza e ci si dimentica della precarietà e delle difficoltà che sopraggiungono quando non si lavora per tanto tempo. Non esistono strade o regole precise per arrivare al successo, tutto dipende dalle circostanze e dalla fortuna. Vorrei che anche in Italia si applicasse la mentalità americana, lì è fondamentale fare bene il provino su parte, non vogliono sapere prima il curriculum, da noi ti scartano a priori o si informano su quello che hai fatto e sulle tue amicizie influenti.
- Oltre CentoVetrine cosa stai preparando?
Sto preparando un lungometraggio ambientato a Genova, mentre un mio amico, autore e sceneggiatore, sta scrivendo uno spettacolo teatrale in cui si parla di anima e di introspezione psicologica, che andrà in scena la prossima stagione.
- I tuoi hobby?
Oggi il mio hobby è la famiglia, quando i miei figli saranno cresciuti comincerò a lavorare di più, il lavoro me lo potranno ridare, lo potrò fare sempre tanto ci tocca lavorare fino a 80 anni, i figli, una volta adolescenti, non me li potrà restituire più nessuno, voglio godermeli attimo per attimo. Oggi ringrazio il Signore perché mi sta dando la possibilità di lavorare e di stare con la mia famiglia.
- Ci presenti la tua famiglia?
Mia moglie Daniela Battizzocco è stata una showgirl e molti la ricorderanno nei panni di sirena nel quiz preserale In bocca al lupo con Carlo Conti, stiamo insieme da dodici anni (in passato Brando ha avuto anche una lunga storia con la cantante Mietta, durata sette anni ndr.), i figli sono due, Camilla, 11 anni, e Niccolò, 7 anni.
- Che papà sei?
Presente e disponibile, ma saprò valutare se ho fatto un buon lavoro quando saranno grandi. Vorrei essere per loro un punto di riferimento, ho incentrato il nostro rapporto sul dialogo.
- Un ruolo che ti piacerebbe fare?
Nessuno in particolare, ma vorrei trovare un regista che sappia suonare veramente le corde della mia anima e dirmi Brando fermati, rilassati e fatti guidare da me!
Bellissima intervista per un ottimo artista!
Con affetto, Armando Sanchez