Magazine Fantasy
Eilan Moon aveva fatto una promessa, al raggiungimento dei 500 MI PIACE nella pagina FACEBOOK del blog, avrebbe fatto a tutti i lettori che la seguono un bel regalo.
A dire il vero, visto che molti di voi hanno partecipato attivamente, ho deciso che vi farò DUE sorprese con la fervida speranza che vi piacciano.
Ho scelto due brani dal mio romanzo R.I.P. Requiescat in pace in pubblicazione a fine Novembre. Due brevissimi scorci di vita dei protagonisti principali: Joanna Nowak, il cui diminutivo è Asia (in polacco) e Borislav Todorov, più comunemente Bor.
Buona lettura a tutti!
«Mettiti il casco. È tardi!» le ordinò senza guardarla in viso mentre le porgeva il copricapo.
Asia non disse una parola. Il sole era già scomparso ed era consapevole che con l’oscurità il Male avrebbe potuto fare capolino da un momento all’altro. Il cimitero del Wawel distava pochi minuti dal suo appartamento, ma lei conosceva bene il Venator e sapeva perché si spostava comunque in moto. Le sacche laterali della sua cavalcatura erano piene zeppe di armi, una vera e propria santa barbara sempre pronta all’uso.Mentre si issava con accuratezza dietro di lui cercò di trattenere il respiro. L’idea di sfiorare di nuovo, dopo quasi due anni, il suo corpo la faceva sentire come una bambina il primo giorno di scuola: tensione a mille, ansia, batticuore e la sensazione che di lì a poco sarebbe morta di infarto. Ma quel momento magico fu bruscamente distrutto, e le acide parole inzuppate nel veleno che uscirono dalle labbra di Bor la scaraventarono con una forza dolorosa nella realtà di quel pomeriggio.«Aggrappati alle manigliette laterali, non a me. E reggiti forte, non mi va di dovermi fermare a raccogliere i tuoi pezzetti.»Asia si sentì morire ma mai, per nessuna ragione al mondo, gli avrebbe dato soddisfazione.«Certo, non temere, non ti accorgerai nemmeno di me», disse a denti stretti mentre la bocca le si seccava per la delusione di essere stata respinta così in malo modo.
Mentre scendeva lenta le scale posò lo sguardo su Bor. Lui la fissava con intensità, un fuoco silenzioso bruciava in quegli occhi color nocciola, lava incandescente lo percorreva sotto la pelle. Mai aveva provato per una donna un simile trasporto.Il vestito nero, che Joseph le aveva regalato, la fasciava e mostrava la sola spalla sinistra mentre tutto il resto del corpo era celato. La fantasia del Venator percorse quelle curve armoniose e desiderò poterle dipingere con le proprie dita, seguendone con accuratezza ogni lembo di pelle. Asia era una bellezza senza tempo. Il suo viso era simile a quello che i pittori raffiguravano nell’epoca classica. Una venere dai morbidi e delicati tratti. Bor catturò quello sguardo curioso nel suo e le uniche parole che riuscì a rivolgerle ebbero origine dall’interno del cuore, quel ripieno morbido e dolce come miele che mai nessuna donna prima era riuscita a sfiorare.«Sei bellissima.»Asia fermò i passi sugli ultimi gradini e illuminò la stanza con il suo sorriso caldo come il sole. E stupì Bor con la sua risposta: «Anche tu».
Mi auguro che questi due regalini fatti con il cuore vi siano stati graditi e che i miei due personaggi vi abbiano incuriosito. Spero tanto di leggere nei commenti che vi hanno conquistato esattamente come io ho amato loro.Un ringraziamento speciale alla cara Angela C. Ryan che ha trovato le due immagini perfette per questi brevi istanti di R.I.P.
Articolo originale di scritto da Eilan Moon Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.