#Brasil14 La Germania a quattro

Un esito normale di un Mondiale interessante; la Germania non era la favorita tra le favorite? Per me si. Però ho sofferto perché avevo la speranza che Messi facesse un partitone, invece no. Quel tiro in diagonale che ha sfiorato il palo lontano lasciando Neuer di gesso: mi ha ricordato Galli che lo stesso rimase di gesso. Il tiro lo aveva scoccato il Re e s’infilò in rete, era il 1986. Messi è un grandissimo campione, Maradona è ancora il Re.

I tedeschi grande squadra, credo però che al momento dell’ingresso in campo abbiano detto: “ no l’Italia ancora no”. L’Argentina indossava una divisa che sarebbe potuta essere indossata dagli azzurri ed infatti i sudamericani hanno giocato all’italiana sperando nel colpo di genio oppure di culo. Di fatto ne hanno avuti altri due, oltre quello di Messi, ma sia Higuain che Palacio li hanno falliti miseramente e forse con un Grosso qualsiasi avrebbero vinto il Mondiale. La Germania non è riuscita a giocare bene contro un Argentina Fort Alamo, però ha vinto. Schweinsteiger ha giganteggiato a centrocampo, ma tutti i tedeschi sono stati molto forti. L’unico fuori dal coro e stato Ozil e lo è stato per tutto il Mondiale, Neuer un grande portiere moderno, Klose, Hummels, Muller insomma hanno meritato la Coppa del Mondo.

Mascherano mi sembra il migliore dei sudamericani, ma è il gioco che non permette di evidenziare qualcuno sugli altri. Un gioco chiuso che premette il “distruggere” al “costruire” evidenzia più la squadra, il gruppo non il singolo. Se hai Maradona allora si nota.

Non seguo generalmente il gossip e perciò non avevo l’idea ben precisa del famoso servizio giornalistico fatto prima dei Mondiali che ritraeva in copertina Prandelli e la sua compagna. Il Prandelli che avevo costruito nella mia mente, quello che mi ero immaginato conoscendolo solo virtualmente dai mass media; beh quel Prandelli quel servizio non lo avrebbe mai fatto. Credo che quell’articolo, quelle foto, per i più attenti qualcosa avrebbero dovuto significare. In Prandelli la confusione regnava sovrana.