A meno che non arriviate direttamente in aereo in qualcuna delle importanti città della regione, il migliore punto di partenza per l'esplorazione di questo magnifico territorio è anche probabilmente il suo polo turistico e culturale più importante: la città di Brasov, la più vicina a Bucarest, dalla quale è facilmente raggiungibile con uno dei tanti treni che partono giornalmente dalla Gara de Nord, la principale stazione ferroviaria della capitale (ci sono anche i bus, ma Bucarest non ha un'autostazione principale, ma tante stazioncine sparse e la ricerca del mezzo giusto potrebbe essere faticosa).
Il tragitto della ferrovia, dopo aver attraversato la città di Ploiesti, si inerpica sulla catena dei monti Bucegi, percorrendo delle strette vallate scavate dai torrenti e incrociando molti incantevoli villaggi di montagna che si stanno ritagliando una certa importanza come località di villeggiatura sia invernale che estiva; e prima di ridiscendere verso la principale città della Transilvania meridionale conviene fare una sosta proprio in una di queste, Sinaia, nella quale sorge una delle attrazioni turistiche più importanti e spettacolari dell'intera nazione.
Non sono infatti gli impianti sciistici o i sentieri di montagna ad attirare qui i tanti turisti, ma lo splendido Castello di Peles, e inoltre la cittadina ben si presta a una sosta di qualche ora poiché nella stazione c'è anche un piccolo deposito per i bagagli.
Uscendo da quest'ultima, una scalinata permette di salire subito verso il centro e di ritrovarsi nel parco cittadino, dominato dalla presenza dell'elegante Casinò dei primi del novecento. Da qui, salendo ancora, una strada non molto ben indicata ma comunque abbastanza facile da trovare, che poi si trasforma anche in un bellissimo e largo sentiero tra gli alberi che corre a fianco di un torrente di montagna, permette di passare dapprima davanti al notevole monastero ortodosso fortificato, risalente alla fine del XVII secolo, che dà il nome alla località, e poi, dopo aver superato una lunga fila di bancarelle di souvenir e prodotti di artigianato, di ritrovarsi al cospetto di quello che forse è il castello più scenografico della Romania.
La magnifica costruzione neo-rinascimentale voluta dal re Carlo I nella seconda metà del XIX secolo regala delle vedute spettacolari sia grazie all'ambientazione, immersa nel verde e con i boschi e le cime dei Carpazi meridionali a farle da sfondo, che all'indiscusso fascino delle sue forme. Purtroppo il lunedì l'interno del sito è chiuso e quindi non mi è stato possibile partecipare alla visita guidata delle varie stanze riccamente arredate e del museo annesso, ma comunque si può sempre accedere al cortile dalle pareti affrescate e passeggiare per la vasta terrazza di fronte al castello, ammirando le statue e le aiuole fiorite e godendosi il panorama.
Poco distante dal castello vero e proprio, sorge un piccolo borgo, sempre facente parte del complesso reale, con delle costruzioni secondarie che ora ospitano tra le altre cose un bar-ristorante, un albergo e il piccolo castello di Pelisor. Per pranzare tuttavia conviene tornare in paese e fermarsi ai tavoli all'aperto di uno dei tanti caffè lungo Bulevardul Carol I, il "corso" cittadino, dove vi sono anche molti alberghi, negozi, bancomat e molte case dall'architettura tradizionale (ve ne sono in tutta la cittadina a dire il vero). Nei pressi della rotatoria centrale, sulla strada che sale, c'è anche un locale self service con piatti tradizionali.
La città è davvero bella, pulita, ben tenuta e piena di cose da fare e da vedere, ed è anche al centro di una zona ricchissima di attrazioni sia storiche-architettoniche che naturali e sportive, e quindi è anche una meta turistica molto frequentata da romeni e stranieri e come tale offre un panorama di servizi ampio, diversificato e perfettamente funzionante. Tra le molte offerte di alloggio ho avuto la fortuna, grazie al prezioso consiglio di una delle ragazze della staff dell'ostello di Bucarest, di capitare in uno degli ostelli migliori in cui io sia mai stato: il
Il tragitto in treno da Sinaia a Brasov è piuttosto breve, ma la stazione ferroviaria di quest'ultima si trova nella zona moderna, a circa 3 km dal centro storico; tuttavia i bus che fanno la spola sono parecchi e facili da utilizzare.
Kismet Dao Hostel è infatti ospitato in una bella villetta a tre piani con giardino in un quartiere molto tranquillo leggermente fuori dal centro storico, che è comunque raggiungibile a piedi, e offre buoni servizi, pulizia, prezzi economici, una grande cucina attrezzata, due zone comuni interne e un bel giardino, uno staff gentile e competente e una simpatica mascotte a quattro zampe; tuttavia il suo punto forte sono le ottime camerate dai letti a castello nuovi e ospitate in stanze ampie, ariose e col pavimento in parquet.
L'area urbana è in realtà piuttosto estesa, ma in effetti una volta che si è riusciti ad arrivare nei pressi della città vecchia, tutti o quasi i punti interessanti si raggiungono con una passeggiata, tuttavia per tornare nella zona della stazione ferroviaria o per raggiungere le stazioni dei bus da dove partono i mezzi diretti alle attrazioni nei dintorni della città, si può sempre usufruire di una buona rete di autobus urbani che sono funzionali ed economici (lo staff del vostro hotel/ostello sarà sicuramente in grado di fornirvi i numeri dei bus che vi servono).
Il punto migliore dal quale iniziare la visita della città è il Proprio dallo slargo davanti alla Prefettura parte
Parcul Central, una piacevole zona verde compresa tra due delle strade più importanti della zona nuova, Strada Iorga e Strada Republici, la principale via della città vecchia, completamente pedonale e ingombra di tavolini appartenenti ai tantissimi ristoranti, caffè, gelaterie e fast food che vi si affacciano. Su entrambi i lati della via, una fila ininterrotta di palazzi storici dalle belle facciate decorate e colorate accompagna la vista fino alla piazza principale della centro storico, Piata Sfatului. In realtà tutta la città vecchia di Brasov è un tripudio di vicoli pittoreschi e costruzioni medievali o barocche, ma il colpo d'occhio più affascinante è proprio quello che offre questo vasto spazio pedonale con il palazzo medievale del Vecchio Municipio sormontato da una torre, ora sede del Museo Storico, e circondato da case rinascimentali, alcune trasformate in museo. Bulevardul Eroilor/15 Noiembre, e intorno al quale, o nei dintorni, si trovano alcuni dei palazzi più importanti della città come il Municipio (al lato del quale c'è anche qui una Lupa Capitolina), il Palazzo della Prefettura (come dire la provincia), alcuni musei e un teatro.
La piazza è ovviamente anche il cuore pulsante della città ed è sempre piena di gente, turisti o locali, durante tutta la giornata e anche di sera, nonché punto di partenza dei numerosi tour turistici a piedi. Un paio di blocchi a sud della piazza sorge poi la chiesa gotica più grande di tutta la Romania, la Chiesa Nera, risalente al XV secolo e chiamata così per il colore delle sue pareti dovuto a un incendio e si segnala all'interno per le sue forme slanciate e il grande organo.
Il lato meridionale è invece caratterizzato dalle due monumentali porte: Il tratto più interessante delle mura è però quello occidentale, dove la pedonale Una passeggiata consigliabile è infine quella che porta in cima alla collina subito a nord del
La città vecchia di Brasov conserva ancora su tre dei suoi quattro lati le antiche mura medievali, e il percorso esterno che le costeggia regala molti spunti interessanti. Il lato orientale è caratterizzato dai boschi che salgono sul monte Tampa, e partendo dalla stazione della cabinovia che lo risale fino in cima, ma dirigendosi verso sud, si può camminare lungo dei piacevoli percorsi in mezzo al verde ammirando il Bastione dei Tessitori, che ospita anche un museo e il cimitero militare.
Caterina, l'unica medievale rimasta, sormontata da quattro torrette, e Schei, che invece è ottocentesca. Circa mezzo chilometro a sud delle mura, risalendo quindi la montagna, sorge l'antico quartiere di Schei, con scorci pittoreschi e piccole case tradizionali romene, in contrapposizione ai monumentali palazzi sassoni dentro le mura, e un'altra piccola cinta muraria al centro della quale si trova la chiesa medievale ortodossa di San Nicola, in stile misto gotico e bizantino, e il cinquecentesco palazzo della Prima Scuola Rumena, anch'esso trasformato in museo. Molto graziosa è anche l'adiacente Strada Dupa Ziduri corre a fianco di un ruscello stretta tra i bastioni e i boschi del monte Warthe, a ridosso del quale svettano anche le due torri Nera e Bianca, antichi siti di avvistamento. Brasov è un po' la città dei panorami, perché sono molti i punti da cui godere delle ampie vedute non solo sulla città vecchia ma su tutta l'estesa area urbana. Proprio la Torre Bianca è uno di questi ed è facilmente raggiungibile con una scalinata che si inerpica sulla collina (è un po' faticoso ma il panorama è magnifico), ma il punto di osservazione più famoso e scenografico è sicuramente il Monte Tampa, che domina il lato orientale della città con la sua grande scritta che inevitabilmente fa pensare a quella ben più famosa a Holliwood. La cima si raggiunge facilmente grazie alla cabinovia, e dà accesso a una rete di sentieri tra i boschi che portano anche alle spalle della scritta, dove c'è il punto panoramico migliore. Parcul Central, dove sorge un'altra piccola cittadella fortificata risalente al XVI secolo, che ora ospita alcuni locali, della quale è possibile compiere il periplo camminando e osservando il bel panorama che si apre sia sulla città vecchia a sud che sui quartieri moderni a nord. Piata Unirii, in parte pedonale e circondata da palazzi storici.
La vita notturna a Brasov, soprattutto d'estate, anche se non può definirsi "sfrenata" è comunque tutt'altro che noiosa. Come detto la piazza centrale e I locali che mi sono stati consigliati dallo staff dell'ostello per cenare non si trovano tuttavia direttamente sulla direttrice pedonale bensì su due traverse: la birreria Da segnalare anche che su
Strada Republicii sono molto frequentate e pullulano di locali di ogni tipo, e la cucina regionale, trainata dalla carne alla brace e da tante gustose zuppe, merita attenzione.
Ciucas produce una marca di birra molto comune nel paese e il suo grande locale, con grandi sale interne con le panche di legno e una spaziosa terrazza, è frequentatissimo dalla gente del posto, tanto che il menu è solo in rumeno, che si rimpinza di carne e birra; mentre il graziosissimo bistrot La Ceaun, che si trova sulla pittoresca Bulevardul 15 de Noiembre, dopo la piazza del teatro, ci sono svariate tavole calde economiche e forni che vendono kebab o altro cibo anche da asporto. La visita di Brasov e dei suoi bellissimi dintorni permette di riempire pienamente anche tre o quattro giorni, o volendo anche di più, e infine, tutta la sua zona centrale è sicurissima e permette di girare in tranquillità anche da solo e di notte. Strada Michael Weiss, anch'essa pedonale e ricca di palazzi storici dalle facciate sontuose, è molto più piccolo e tranquillo e offre, tra le altre cose, una selezione di ottime zuppe.