Brassens ou la liberté
Georges Brassens fa parte della memoria collettiva francese e occupa un posto speciale nel panorama musicale: canzoni come Le Gorille, Les Amoureux des bancs publics e Auprès de mon arbre sono diventate degli inni nazionali per i francesi.
Dopo Serge Gainsbourg, la Cité de la musique rende omaggio a Georges Brassens, grande voce della canzone francese che avrebbe compiuto da poco 90 anni.
Fino al 21 agosto 2011, la Cité de la musique presenta Brassens ou la liberté una mostra immaginata dal disegnatore Joann Starr e la giornalista Clémentine Deroudille che delineano un percorso onirico per ripercorrere la biografia di Tonton Georges.
La mostra permette al visitatore di scoprire l’universo brassensiano attraverso documenti rari, foto e testi inediti messi in musica da Bertrand Belin e Francois Morel.
Un’esposizione che enfatizza lo spirito libertario di questo cantautore innamorato della libertà e dell’anarchia.
L’immagine delineata dalla mostra è quella di un uomo colto, amante della letteratura e della poesia francese, innamorato dello swing e delle canzoni di Charles Trenet, oppositore della guerra e del conformismo.
La scenografia di questa prima retrospettiva dedicata al cantautore di Sète è stata affidata a decoratori cinematografici: Christian Marti, Antoine Fontaine e Gladys Garot hanno immaginato uno scrigno, fatto di materiali grezzi, nel quale il visitatore scopre Brassens attraverso le fotografie di Robert Doisneau, Jean-Pierre Leloir e PierreCordier.
L’esposizione “Brassens ou la liberté“ è dedicata agli adulti quanto ai bambini che possono fare ciò che di solito è vietato nelle mostre classiche ovvero interagire con i pezzi esposti: toccare le chitarre, rubare i gioielli, tirare la coda del gatto e tanto altro ancora.
Brassens ou la liberté
Dal 15 marzo al 21 agosto 2011
Cité de la musique
211, avenue Jean Jaurès
75019 Paris
www.cite-musique.fr/