E' successo perché si vede che doveva andare così: le maestre l'hanno visto inciampare da solo, cadere faccia a faccia col pavimento e poi... il danno.Al pronto soccorso ho risposto più o meno così.- Giovanni ha sbattuto il mento contro un profilo di una piastrella nel pavimento dell'asilo -Stamattina il cellulare l'avevo spento perché ero in palestra, in acqua a nuotare.Mi hanno chiamata ma non m'hanno trovata, è stato poi Lui ad avvisarmi.forse non devo più fare palestra questa la prima cosa che m'è venuta in mente ma poi ho abbandonato l'idea perché non ha senso.Pensate che al mattino m'era anche venuta l'idea di chiedere alla tipa della reception in palestra: 'ma io potrei essere avvisata di una chiamata urgente se vi lascio il mio cell sotto mano voi mi verreste a chiamare?' così.L'ho chiesto così... come quando ti alzi al mattino e ti chiedi se hai fatto l'assicurazione sulla vita... son cose che possono capitare anche facendo i dovuti scongiuri.Lei mi risponde tranquillamente che non è che in quei tre quarti d'ora immersa in acqua succede il finimondo... suvvia!'Sì, che scema...troppo apprensiva io'Col senno di poi: Eh già...L'ho trovato tra le braccia della maestra che piangeva e più forte di sempre gli ho guardato quel taglio sotto il mento: così irrorato di sangue, così profondo.Non abbiamo perso tempo e siamo arrivati all'ospedale lì vicino.Lui non si è lamentato e mi teneva la manina...Quando ho parcheggiato il primo africano che ho incontrato mi ha suggerito di spostarmi sotto il cartello rosa: parcheggio dedicato alle mamme.Gli ho dato un euro (Grazie parcheggiatore dalla pelle scura)Siamo entrati e c'era solo silenzio, quello consentito ai pazienti per riprendersi e alle mamme per aumentare lo stato d'ansia che qualcuno prima o poi arriverà a salvarti.Siamo fortunati: arriva qualcuna.Lei è Monica (l'infermiera) si presenta col suo camice violetto dai profili azzurri, una medaglia con lo smile con su scritto: CHIEDIMI SE HO TESTATO IL DOLORE! :) e una penna dai ciuffi fluorescenti con palline colorate che le esce dal taschino destro a fianco lo stetoscopio fuxia.Si siede lo guarda negli occhi tipo incontri ravvicinati del terzo tipo e parla a Giovannino con chiarezza e gli dice che lui è un bambino coraggioso perché non si sta lamentando (nonostante la fossa delle marianne aperta che ha sotto il mento) così ci accompagna davanti al lettino dove si trova la Dotoressa dicono a Piacenza.Gli dà un'occhiata e poi si esprime: 'Qui ci vuole la colla!'Ridiamo e comincio a sentirmi meglio.I due camici rosa parlano tra loro sopra il lenzuolo bianco e il Giova fermo come Frankenstein, mentre io rimbalzo i miei sguardi dal bimbo alla Monica e alla Dotoressa.Applicano la colla e poi i cinque cerottini che tengono su il tutto.Fatto.Il diploma glielo hanno dato e lui l'ha preso con grande entusiasmo. E se vedete di fianco a Vittorioso Eroe abbiamo l'onore di vedere la sua firma :)
Braveheart.
Aldilà del mio senso dell'humor col quale (grazie al cielo) riesco ad esorcizzare tutto, stasera quando ho visto Lui tornare mi stavo quasi per mettere a piangere e intanto pensavo:'facile non è: vivere in una città da sola con un bimbo, fosse anche per un giorno solo.'E con questa frase mi sento più vicina alle mamme che crescono i figli da sole, per me sono delle Sante.