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Bravely Second: End Layer - Provato

Creato il 04 febbraio 2016 da Lightman

Square Enix sta per tornare con il seguito del suo acclamato JRPG, erede spirituale dei primi Final Fantasy: l'abbiamo provato a Milano, scoprendo un gran numero di interessanti aggiunte.

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Andrea Porta è un fanatico, divoratore (e occasionalmente critico) di videogame, serie TV, cinema, letteratura sci-fi e fantasy, progressive rock, comics, birre belga, rolling tobacco e molto altro ancora. Lo trovate su Facebook, su Twitter e su Google Plus.

Con la data d'uscita fissata al prossimo 26 febbraio, e una corposa demo in arrivo gratuitamente sull'e-shop l'11, Bravely Second: End Layer è finalmente pronto ad approdare sui 3DS europei. Per l'occasione, Nintendo ci ha invitato nei suoi uffici per provare con mano una versione definitiva del gioco, e farci così un'idea più precisa del nuovo lavoro firmato Square Enix. Se il meritato successo del primo capitolo si deve in larga parte al suo saper rileggere in chiave moderna le meccaniche classiche dei JRPG tradizionali, configurandosi quasi come uno spin-off dei primissimi Final Fantasy, è chiaro come gli sviluppatori siano assolutamente intenzionati a lasciare quella magia del tutto intatta, proponendo un diretto seguito ampiamente conservativo nelle basi. Del resto, eguagliare la bellissima idea della meccanica Brave/Default non sarebbe stato affatto semplice, e non stupisce dunque scoprire un combat system immutato alle fondamenta, eppure opportunamente rinnovato grazie alle nuove classi.

Lascia o raddoppia

Bravely Second: End Layer - Provato

La nostra demo comincia in un punto imprecisato della storia, ma già notiamo che il nostro party di quattro personaggi presenta un mix di volti noti e del tutto nuovi. Tiz e Edea sicuramente saranno familiari a chi ha giocato il predecessore, Magnolia Arch appariva in un brevissimo istante, mentre Yew Geneolgia, uno spadaccino membro di un ordine che ricorda vagamente quello dei moschettieri, rappresenta la vera new entry. Per quanto non ci sia stato molto tempo per approfondire gli aspetti narrativi di questo sequel, sappiamo che dagli eventi del predecessore sono passati circa due anni e mezzo: la mappa che andremo ad esplorare risulterà familiare a chi ha già esplorato in lungo e in largo le terre di Luxendark, sebbene vi si troveranno molti luoghi ancora sconosciuti, oltre naturalmente a diverse location già visitate. Quanto ai mezzi d'esplorazione, inizialmente ci si potrà muovere a piedi sulla terraferma e in barca tra un continente e l'altro, ma procedendo nella storia si otterrà un mezzo molto più performante e rapido, proprio come nel predecessore. Come già anticipato, il combat system non vede varianti sostanziali rispetto al passato, laddove le novità sono quasi tutte da ricercarsi nelle abilità a disposizione delle nuove classi. Esplorando la mappa abbiamo affrontato diversi scontri casuali (la cui frequenza ora può essere dimezzata, raddoppiata oppure azzerata), riscoprendo l'ottimo sistema Brave/Default. Partendo da una classica base a turni, quest'ultimo permette grazie al comando Brave di concatenare più di un turno (fino a quattro consecutivi) per i personaggi del party, i quali tuttavia dovranno successivamente "recuperare", rimanendo fermi per altrettanti turni. Il comando Default servirà invece allo scopo opposto, tenendo fermo uno specifico membro del party per quel turno, e permettendogli così di accumularlo per poterlo spendere successivamente. Così come ai tempi del predecessore, una volta acquisita sufficiente dimestichezza la meccanica si rivela eccezionale dal punto di vista strategico.

Bravely Second: End Layer - Provato

Accumulando ore di gioco, si trovano modi sempre nuovi per sfruttarla, e siamo certi che le nuove classi inserite in questo seguito ne offriranno di inediti. Fa naturalmente il suo ritorno anche la meccanica Bravely Second, che spendendo dei punti accumulati durante la messa in pausa del 3DS permette di fermare il tempo in battaglia e far compiere un attacco extra ad uno dei membri del nostro party. A proposito delle classi, abbiamo nuovamente visto in azione l'interessante Wizard, che prima di attaccare può scegliere non solo l'elemento ma anche la modalità per infliggere danni (ad un singolo bersaglio, ad area, oppure "passiva", in grado di attivarsi solo quando si viene attaccati).

Molto interessante anche il Pasticcere, in grado di preparare dolci in grado di applicare dei debuff agli avversari, controbilanciato dall'Astrologo, il quale invece fornirà potenziamenti al party, senza dimenticare il folle Gattomante: immaginate un necromante amante dei gatti in grado di apprendere velocemente alcune abilità dai nemici, e avrete un'idea abbastanza precisa di quanto queste nuove classi possano portare interessanti novità nel contesto di un sistema di combattimento già molto solido all'origine. Ed è una buona cosa, dato che proprio le schermaglie contro i nemici sono destinate a occupare un gran numero di ore di gioco: in Bravely Second si potrà anche sfruttare una sorta di meccanica "lascia o raddoppia" durante gli incontri casuali, perfetta per rendere il farming più rapido e divertente. Alla fine di ogni battaglia, nuovi avversari si presenteranno immediatamente sul campo, e starà a noi decidere se rischiare oppure accontentarci: in caso si continui a vincere, si otterranno naturalmente dei moltiplicatori, ma qualora si finisca per soccombere si perderanno tutte le ricompense accumulate fino a quel momento. Ancora una volta, un'idea semplice ma efficace, che rende il farming non solo molto "comodo", ma vi aggiunge anche un pizzico di rischio. Al di là delle undici nuove classi, i nostalgici del predecessore potranno addirittura recuperare le vecchie Job, ora ottenibili tramite specifiche quest secondarie. Dato che queste ultime, un volta completate, porranno quasi sempre il giocatore di fronte alla scelta tra due classi, i completisti dovranno senza dubbio mettere già in conto un New Game Plus per sbloccare l'intero ventaglio di possibilità. Da non dimenticare è anche la cura posta nel comparto grafico: chi conosce già il predecessore magari non rimarrà sorpreso come la prima volta, ma gli "acquerelli animati" dedicati alle varie città esplorabili sono semplicemente meravigliosi, così come il movimento di camera, che dalla panoramica si sposta al primo piano non appena muoviamo il personaggio. Così come in molte altre sue componenti, anche in quella puramente visiva Bravely Second tradisce una cura al dettaglio quasi maniacale.

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