La serie ha un ritmo serrato e la trama si sviluppa velocemente facilitando il coinvolgimento del telespettatore. Le diverse stagioni sono perfettamente collegate tra di loro riuscendo a produrre un continuum valido e convincente. L’azione è predominante e cattura lo spettatore ma non viene trascurato il vissuto interiore dei personaggi. Spicca sicuramente il cambiamento di Walter che da persona tranquilla e anonima diventa sempre più un uomo freddo, spietato e calcolatore. Il percorso di Jesse invece è differente: con il tempo acquisisce maturità e capacità. Entrambi i personaggi si muovono costantemente nella zona grigia tra bene e male e questo crea costantemente sofferenza e confusione. Nello svolgimento della trama viene fatto un uso (finalmente!) intelligente del colpo di scena cioè esso non è utilizzato solamente come espediente per catturare l’attenzione dello spettatore bensì stupisce ed è funzionale al racconto.
Un ulteriore punto a favore è la fotografia che è di qualità e accattivante anche dal punto di vista della scelta dei colori. Essa è legata al contesto: colori vivaci nei momenti in cui cucinano la metanfetamina, più cupi nei momenti drammatici. Anche la regia merita attenzione in quanto si caratterizza per la sua modernità e innovazione. Numerosi sono i momenti in cui grazie a delle ottime inquadrature la serie assume un taglio realistico acquisendo caratteristiche proprie di un documentario. A tal proposito le scene riguardanti la produzione della droga sono accurate e meticolose.
Forse l’unico punto a sfavore di questa serie è la scelta di dividere in due parti la quinta e ultima stagione: 8 puntate nel 2012, 8 nell’anno seguente. Breaking Bad è un capolavoro nel mondo dei serial televisivi e riesce come pochi a mantenere una qualità alta e costante in tutte le stagioni.
Martina: una serie al cardiopalma che mi ha conquistata fino in fondo, spero che diventi un cult. Voto 10.
Davide: serie fantastica, assolutamente da vedere! Voto 10.