Apprendiamo or ora da Supersport che, con fulmineo uno-due, Paddy O'Brien (il secondo in piedi da sin. nella foto) lascia la direzione mondiale degli arbitri e il neozelandese Bryce Lawrence (in mezzo seduto nella foto) viene rimosso dalla lista degli arbitri internazionali.
Se Lawrence perde semplicemente il ruolo, a certi livelli per evitare auto sputtanamenti vige sempre il promoveatur ut amoveatur (si promuove per rimuovere): per O'Brien viene creato il posto di "High Performance Manager", col compito cruciale (ironia) di preparare gli arbitri del Rugby Sevens in vista delle Olimpiadi. Gli arbitri nel Sevens: cruciali quanto il quarto uomo nel calcio ...
Il sacking di Lawrence e lo step down del connazionale O'Brien sono significativamente coincidenti nei tempi. Ad entrambe non sono mancate le lodi ufficiali, a partire da quelle del presidente Irb Bernard Lapasset, ma si sa che fuor di Nuova Zelanda, Francia inclusa, pochissimi sono rimasti soddisfatti dalla selezione degli arbitri e dalla loro gestione nel corso del Mondiale.
Lawrence rappresenta il simbolo, la punta dell'iceberg: l'arbitro neozelandese - che gli italiani peraltro ricorderanno con eterna riconoscenza, per quel finale di Italia-Francia 21 a 20 - è stato largamente criticato per il suo incredibile arbitraggio del quarto di finale tra Sudafrica e Australia, quando concesse qualsiasi cosa agli uomini in ruck; tanto da richiedere, a detta del capo degli arbitri della Sanzar, un periodo di "rieducazione". Questi era un Sudafricano, ma di fatto Lawrence non è stato mandato ad arbitrare nessuna gara del Sei Nazioni, nonostante l'award appena ricevuto di miglior arbitro neozelandese del 2011, che puzza alquanto di riconoscimento per servigi resi alla Patria.
Quanto a O'Brien, ritenuto (giustamente ad avviso di chi scrive) primario responsabile delle situazioni opache sul piano dei fischi sperimentate al Mondiale (Lawrence ma non solo), il taglio era nell'aria dalla loro conclusione: pochi non han visto quello che in questo modesto blog abbiamo sempre sottolineato, nonostante gli improperi dei benpensanti.
E' significativo che al suo posto non venga nominato nessuno: ora sarà il comitato degli arbitri a prendere le decisioni in forma plenaria. Questo comitato, formato da quattro ex arbitri internazionali - Lyndon Bray e Tappe Henning (Australi), Donal Courtney e Clayton Thomas (Boreali) - si riunirà quattro volte l'anno per aggiornare la lista dei nove arbitri d'elite internazionali.
Tale lista è ora composta da: George Clancy (Ireland), Jérôme Garcès (France), Craig Joubert (South Africa), Nigel Owens (Wales), Jaco Peyper (South Africa), Chris Pollock (New Zealand), Romain Poite (France), Alain Rolland (Ireland), Steve Walsh (Australia). Notare l'assenza di Jonathan Kaplan, appena escluso e sostituito da Peyper, così come son fuori gli inglesi Pearson e Barnes.
La situescion relativa a ingressi e uscite nella elite della classe arbitrale è chiarita dal membro del Irb Council per la Scozia, il mitico Squalo Bianco John Jeffrey: "There will be consistent movement in and out of the panel, based on form to reward the top performers and those making the step up as we build towards RWC 2015 in England. In short, this means that referees are selected on merit, in form and closer to the matches being played. All Member Unions are committed to this process, which is essential for its success.” In breve, la nuova gestione Lapasset vuole che si decida collegialmente chi tra gli arbitri sale e scende, in un processo collegiale bottom-up che parte di tutte le Union (non solo quella Ospite dei Mondiali), non più top-down col solo Paddy the Buddy (l'amichetto) di Graham Henry a gestirlo: scusate la irriverenza, ma sin dai tempi della comunella dei due nelle critiche a Martin Castrogiovanni post partita di San Siro, siamo determinati a non lasciarci sfuggire nessuna occasione per rimarcarlo.
Per adesso il Comitato lancia ovviamente un appello alla continuità - il che rafforza l'idea che i provvedimenti siano stati presi "ad personam" - sottolineando le famose cinque aree di attenzione prioritaria per tutti gli arbitri: placcaggi, offside nel punto d'incontro, offside sui calci, mischia ordinata, difesa sulle maul. Bene così, per adesso.