Brendon n. 87, bimestrale
Frantic
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Alessandro Vitti
Copertina: Massimo Rotundo
April abita a Tull ed è alla ricerca di un cavaliere di ventura che la aiuti a risolvere uno strano mistero che la riguarda.
Dopo una notte trascorsa da sola nella sua casa, chiusa a chiave dall'interno e con le inferriate alle finestre, si risveglia con un misterioso segno sul collo. Sulle prime sembra essere un tatuaggio a forma di mirino, ma grazie all'aiuto di Brendon la soluzione del mistero si rivela essere un'altra.
Intanto in giro per la Nuova Inghilterra tre strani demoni dalle sembianze umana fanno strage di persone senza una minima logica.
Le loro strade si incroceranno con quella di Brendon ed April e solo chi sarà più abile riuscirà a sopravvivere.
Sinceramente non sono riuscito a collegare il titolo di questo albo con il contenuto narrato dalla storia, ma devo dire che mi sono divertito a leggerlo.
Le storie che Chiaverotti interseca per il nostro piacere sono fluide ed avvincente, anche se partono da una base di intenso dejà-vù. I personaggi sono ben caratterizzati e le scelte sia visive che narrative, per coinvolgere il lettore, funzionano. Il colpo di scena finale, inoltre, apre tante nuove porte per rivitalizzare una testata con uno zoccolo duro di lettori sempre ansiosi di nuovi sviluppi.
Alessandro Vitti rende graficamente al meglio le idee proposte nella sceneggiatura del papà della serie. Curati sono allo spasmo i dettagli delle armature e delle maschere dei cattivi di turno. Ma l'opera dell'artista non si ferma li. Vengono resi al meglio anche i personaggi secondari e la forza dei disegni permette un'empatia sintonia con tutti gli attori della storia.
Come il titolo anche la copertina di Rotundo, sempre bella e ricca, è un po' criptica e mette in risalto solo uno dei percorsi contenuti nell'albo.
Divertente, coinvolgente e rilassante. Un albo che si legge in fretta e si fa apprezzare piacevolmente.