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Brescia-Milan: presentazione della gara

Creato il 22 aprile 2011 da Gianclint

–L’attacco inedito: una sorpresa per l’avversario, non per noi –

L’anticipo del Rigamonti si presenta estremamente interessante. Per il Brescia, poche storie, o si fa l’impresa o…

Tanto farà “l’umore” col quale l’11 di Mister Iachini scenderà in campo: quanto in settimana il livello di fiducia sarà stato mantenuto il più alto possibile, lo vedremo subito.

A Genova, dopo una buona mezz’ora sul piano del controllo della gara e del palleggio in mezzo al campo, che riusciva a sfociare in una discreta minaccia per la difesa avversaria, la squadra ha perso le distanze, e sull’ampiezza ha perso la gara con eccessiva superficialità.

Corioni Brescia Milan: presentazione della gara

Il presidente Corioni annuncia: "Comunque vada a finire la stagione, tirerò i remi in barca". Resa anticipata? Noi non ci fidiamo.

Nelle ultime uscite il Brescia ha presentato in campo un 3.5.2. dove Hetemaj e Zanetti han dato spessore e geometria in mezzo, i tornanti Accardi e Zambelli sostenevano la manovra in appoggio offensivo e coprivano difensivamente con alterne fortune. Troppo poco…

Costretto a far punti, il Brescia potrebbe -dovrebbe-, provare ad attaccare: schierare il rientrante Eder con Diamanti e Caracciolo resta una possibilità che potrebbe essere provata per giocare “La Partita” della loro stagione.

Tenere la punta centrale del Brescia lontano dalla nostra area sarà una buona prescrizione: abile nella sponda e nel saper trattare con buona tecnica il lancio lungo, anche a favore dei compagni in inserimento, Caracciolo è centravanti da non sottovalutare non solo per le doti di realizzatore.

Ben si accompagna con Diamanti per struttura e caratteristiche complementari, che coprono la necessità del loro attacco di proporre fantasia, rapidità e fisico. Estrema attenzione si dovrà prestare quindi a due fattori: gli inserimenti sullo spazio creato dal gioco della prima punta, e le doti di inserimento dei due giocatori che gli saranno affiancati -magari anche nel corso della gara, se Iachini optasse per una partenza più prudente-

Tenere la squadra sufficientemente corta e alta, con i terzini non timidi, non permetterà di lavorare al Brescia con troppa disinvoltura sull’ampiezza del campo “cercando”, con il cambio di gioco frequente, di “spostare” il nostro centrocampo che, su questo atteggiamento, patirebbe l’inferiorità numerica.

Guai a schiacciarci, favorendo il gioco di Diamanti e Eder -o chi per lui- nelle cosiddette mezze posizioni: un centrocampo stretto e “pronto” determinerà anche la prestazione di Seedorf, che nella posizione di interno sinistro verrà sollecitato in fase difensiva. Determinante per lui il contributo di Boateng, che dovrà accorciare senza palla centralmente e occuparsi di Zanetti… e porsi come concreto riferimento in entrambi le fasi.

Con l’uscita di Pato nella gara di sabato scorso, il Milan ha potuto sperimentare quell’attacco che con ogni probabilità vedremo schierato domani sera: la tranquillità con la quale scenderemo in campo potrà aiutare il trio offensivo a ricercare con più o meno ossessione la triangolazione sui soliti affollati 16 m.

Pensare di disputare una “gara d’attesa”, col solo Robinho che si presta a giocare negli spazi, non pare una soluzione che trovi aderenza con la volontà palese di questa squadra di tenere il campo -a ragione-: esiste più di un modo per “farsi attaccare”, del resto. Uno consiste nel fare attaccare la palla, ma non la propria porta: ovvero mantenendone il controllo, creando con buona sequenza di movimento “triangoli di passaggio” per “chiamare fuori” l’avversario sì, ma a vuoto, senza sollecitare troppo la tecnica, bensì il movimento collettivo della squadra.

Prova 300x218 Brescia Milan: presentazione della gara

Attaccare i loro centrocampisti laterali, sorprendere la difesa in ampiezza. Guai a giocare in maniera "timida" sulle fasce.

Partendo da questo, per dare una variante offensiva alla squadra, si potranno sollecitare i meccanismi della difesa a tre: le distanze delle diagonali difensive. E’ infatti la copertura dell’ampiezza la principale preoccupazione per un sistema difensivo del genere. Su una facile sequenza che porta il terzino al cross lungo, in figura mostro una possibile soluzione dove l’attacco di profondità e ampiezza sono legate al movimento in sintonia dei tre attaccanti.

Le assenze di Ibrahimovic e Pato DEVONO rappresentare un’opportunità. Il lavoro in settimana serve a questo: affinarsi e non dover improvvisare… la sorpresa dovrà essere tutta per il nostro avversario.

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