Si “fallimentare” è il termine usato, da chi ne ha fatto parte, per definire l’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo degli ultimi tre anni. Per intenderci l’amministrazione “Bresciani uno” uscita dalle urne in maniera plebiscitaria nel giugno del 2008.
“Il gruppo consiliare di Futuro e Libertà per l’Italia ha ripetutamente cercato un dialogo con il sindaco Marzio Bresciani, ma ha avuto come risposta un rimpasto in giunta unilaterale e arrogante invece di un auspicabile governo di salute pubblica in grado di dare una sterzata alla finora fallimentare amministrazione comunale di Castellammare del Golfo” ed ancora “D’ora in avanti il gruppo di Fli interromperà qualsiasi sostegno aprioristico all’attuale amministrazione comunale ed anzi lavorerà in direzione di un’alternativa che finalmente sia in grado di governare bene Castellammare del Golfo” è quanto affermato ieri dall’Onorevole Livio Marrocco massimo esponente locale di Fli in conferenza stampa.
Ma perchè quanti dichiarano oggi il fallimento dell’esperienza Bresciani, non andrebbero considerati a loro volta parte del fallimento sul piano politico e delle realizzazioni e quindi anche essi parte del problema castellammarese?
Ed ancora, ma siamo certi che quel popolo che in maniera entusiasta e travolgente di ogni dubbio e perplessità ha determinato l’affermarsi della maggioranza che per tre anni ha governato questo paese possa oggi, come si fa nei bar, nei circoli e nelle sacrestie, tirarsi fuori sul piano della responsabilità civile, prima ancora che politica ?
Se davvero è Bresciani il “nemico del popolo”, forse sarà il caso di cominciare a distinguersi in questa cittadina del qualunquismo deteriore circolante cominciando ad assumersi le proprie responsabilità, ed inziare ad identificarsi magari con le spillette e gli adesivi con la scritta “Io non ho votato Bresciani”.
Io lo potrei anche fare, ma tra voi ci stanno 6.062 elettori che non lo possono fare … onestamente, anche in questo caso nel senso dell’onestà intellettuale e politica.