Breve, breve, breve: gay web.

Da Sorellajc

Oggi, vogliosa di far nulla, ho cominciato a girare per la rete per vedere se scovavo qualche sito gay interessante, o anche solo se riuscivo a trovare qualcosa sulle ossessioni gay, sull'ironia che tanto pare contraddistinguerci e, ovviamente, sulle palestre gaie.
Ora, oltre ad aver appreso che a Londra esistono palestre solo per gay, dotate di un estetica pari ad un cerotto sul culo, ma offrenti la più vasta gammi di tipi di saune, con tanto di beverone proteico e di asciugamano in omaggio (il preservativo te lo devi portare), non ho trovato nulla, solo la stessa robaccia triste, tra narrazioni autodispiaciute di scoperta omosessualità e vani commmentatori esterni dell'attività gaia in palestra.
Scusate l'estrema supponenza, ma per un brevissimo istante, un solo breve istante, ho pensato: "ma sul serio in rete esisto solo io", intendendo un blog gay, ironico e piccante.
Ovviamente, mi corressi, ci sono anche tutti i blog che seguo io, ma cmq è triste.
Cosa?
E' triste vedere come un povero ragazzo che non sa nulla del frociaio nazionale (e noi sappiamo come in realtà il mondo sia piena di cappellane e germanotti) debba per forza imbattersi in rappresentazioni tra lo stereotipico e il tagliavenistico (dicasi emo).
Io stessa mi sono detta: "pensa a quello che hai visto a Milano: i gay allegri esistono, eccome".
Scusate, ma trovo che la blogosfera e la rete stessa sia cieca quanto il nostro paese; certo in un altro senso, o forse nello stesso: impossibilità di reperire una giusta infomazione. Tristezza, per fortuna ci sono io!

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