I trattamenti anticellulite tra i quali è possibile scegliere per contrastare i fastidioso effetto a buccia d’arancia su glutei e cosce sono davvero numerosi: ognuno di essi si contraddistingue per pregi specifici e per caratteristiche particolari, che ne rendono consigliabile il ricorso in alcuni casi invece che in altri.
Ogni trattamento ha il suo scopo
Le endermologie, per esempio, sono trattamenti di massaggi connettivali che vengono effettuati con uno specifico macchinario e che attraverso dei rulli vanno a toccare i tessuti incentivando il drenaggio linfatico e favorendo la riattivazione della circolazione. L’efficacia di questo tipo di trattamento anticellulite dipende in gran parte dalla bravura e dall’esperienza dell’operatore che se ne occupa.
Molto valida si rivela, poi, la carbossiterapia, che presuppone l’iniezione di anidride carbonica medicale con aghi molto sottili all’interno del tessuto adiposo. Il gas, naturalmente, è totalmente sicuro (non esistono soggetti allergici al gas); inoltre, si scioglie nel momento in cui entra in contatto con il sangue, e dunque non c’è alcun perioco di embolie. Una volta inoculata, l’anidride carbonica medicale penetra dentro il tessuto adiposo e, dopo avere rotto le cellule di grasso (i cosiddetti adipociti), libera i trigliceridi, favorendo al contempo una migliore ossigenazione delle cellule stesse.
Tra i trattamenti anticellulite più diffusi vi è senza dubbio la mesoterapia cellulite, tecnica che si basa sulla rimozione dei liquidi che ristagnano nei tessuti sottocutanei e cutanei determinando la ritenzione idrica. Scopo principale di tale intervento è liberare l’organismo dalle scorie eccedenti, elasticizzando e tonificando la pelle mediante l’eliminazione dei liquidi. Il nome di questo trattamento, mesoterapia, deriva dal mesoderma, che è lo strato medio-profondo del derma: le sostanze che vengono iniettate tramite la mesoterapia, infatti, giungono fino al mesoderma. L’iniezione viene eseguita attraverso aghi molto sottili, lunghi 6 millimetri: l’iniezione intradermica si rivela più efficace rispetto all’iniezione sistemica perché riduce i tempi di attesa e richiede dosi più contenute.
Vale la pena di citare, tra i trattamenti contro la cellulite, anche la lecilisi e l’. Nel primo caso abbiamo a che fare con un tipo di intervento piuttosto recente, che prevede l’iniezione di fosfatidilcolina, un farmaco allopatico. Questa sostanza si rivela molto utile nella riduzione dello spessore del pannicolo adiposo: la sua azione, infatti, si concretizza in una necrosi del tessuto adiposo. Nel secondo caso, invece, abbiamo a che fare con un tipo di intervento che consente di fare giungere liquidi in profondità nella pelle senza che vi sia bisogno di ricorrere agli aghi.
Trattamenti anticellulite: radiofrequenza cellulite
Ancora, è opportuno mettere in evidenza la riconosciuta efficacia della radiofrequenza, che si presenta come un trattamento mini invasivo che si basa sulle onde elettromagnetiche e in particolari sugli effetti elettrotermici che esse generano. L’operatore, in concreto, passa un manipolo sulle zone colpite dalla cellulite dopo avere applicato un gel apposito: vengono emenate onde elettromagnetiche i cui effetti elettrotermici hanno la capacità di distruggere gli accumuli di adipe e di combattare l’accumulo di liquidi, incentivando la formazione di fibroblasti e di nuovo collagene.
In questo modo la pelle è più elastica e più tonica, come se venisse sottoposta a una specie di lifting immediato.
Inoltre, grazie a questi tutti questi trattamenti anticellulite viene favorita la rimozione delle tossine, con un miglioramento della circolazione e dell’azione del tessuto linfatico. La radiofrequenza si dimostra molto vantaggiosa perché può essere messa in atto in ambulatorio senza la necessità di anestesie e degenze, e con tempi di recupero davvero minimi. Affinché dia origine a risultati evidenti, tale trattamento contro la cellulite richiede almeno otto o dieci sedute, della durata di un’ora, da eseguire una volta a settimana.
Gli effetti collaterali sono ridotti ai minimi termini: possono comparire piccole tumefazioni, eritemi, gonfiori o arrossamenti nelle zone trattate, ma nel giro di pochi giorni la situazione è destinata a tornare alla normalità. Occorre sottolineare, però, che la radiofrequenza non può essere applicata nel caso di soggetti che assumono medicinali anticoagulanti, di donne in gravidanza, di persone con infezioni alla pelle e in presenza di pace-maker.
Come si può notare, dunque, le persone che devono fare i conti con la cellulite hanno la possibilità di scegliere tra molteplici trattamenti anticellulite, in base alle proprie esigenze e alle proprie caratteristiche (oltre che alle disponibilità economiche): dal ricorso alle onde elettromagnetiche alle iniezioni di sostanze sotto la pelle, la medicina moderna ha ormai individuato molteplici soluzioni per contrastare un inestetismo della pelle tanto diffuso quanto fastidioso, che – è sempre bene ricordarlo – è comunque il sintomo di un problema dell’organismo..
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