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Il Tesoro ha venduto 8,5 miliardi di euro di BoT a 12 mesi. Contenti? Forse che sì, forse che no. Per quel che può interessare, io non ho comprato neanche un centesimo di debito eppure me lo sento, in parte, sul groppone. Psicosomatizzo troppo? Può darsi. È che sono curioso di sapere che li ha comprati tutti quei BoT, dato che, in fondo, quel debito un po' appartiene anche a me (e a te, fratello lettore che leggi queste scaltre note). Ecco: gli analisti del D.I.S. potrebbero fornire ai politici e quindi ai cittadini un elenco pubblico di chi possiede il debito statale, per sapere chi sono i soggetti (italiani e stranieri) che lo acquistano e l'uso che ne fanno, vuoi per investimento dei propri risparmi, vuoi per mera speculazione finanziaria, nel magico gioco della compravendita dei Titoli di Stato?
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Leggendo un articolo di Vito Lops su Il Sole 24 Ore ho trovato questo passaggio:
Il cambio [dell'Euro] è fisso mentre l'inflazione è variabile. Ne consegue che i Paesi che riescono a tenerla più bassa di altri, che sono sì geograficamente vicini ma anche competitori nella dinamica delle esportazioni e delle importazioni di merci e capitali, in pratica effettuano una sorta di svalutazione monetaria indiretta. Ed è quello che sta succedendo a Germania e Francia rispetto a Paesi come Italia, Spagna e PortogalloQuello che mi stupisce nel profondo è che questo fenomeno, abbastanza facile da prevedere, non sia stato preso in considerazione, al momento dell'adesione alla zona Euro, da parte dei governanti e degli economisti italiani, spagnoli, greci e portoghesi. Nessuno di loro che abbia alzato il ditino e posto sul banco della trattativa con Germania e Francia questa disposizione a quartabuono delle economie nazionali dei paesi mediterranei. Per quanto continuerà ancora il giochino sporco della Germania e, in parte, della Francia?