Brian Atwood, un genio incompreso della moda

Creato il 06 luglio 2012 da Susy @_talkischeap_

Estro, colore ed eccentricità sono le prime tre parole che mi sono venute in mente dopo aver guardato on line (www.brianatwood.com) la collezione primavera estate 2012 di Brian Atwood. Aperta la pagina sono stata completamente rapita dallo stile, i colori e i modelli delle scarpe.

Marchio lanciato nel 2001 e, a parer mio, troppo poco apprezzato per le meraviglie che propone, Brian Atwood  ci delizia in ogni collezione con pezzi unici e originali.

Per capacità ed eleganza non ha nulla da invidiare al altri nomi noti (anzi, notissimi) del fashion system in campo di scarpe, in  lui trovo l’eleganza di Christian Louboutin, la particolarità di Jimmy Choo e la classe di Manolo Blanhik, con l’aggiunta di un tocco personale incredibilmente creativo.

Da quest’anno potremo ammirare il suo talento anche in una linea di borse , create per l’autunno inverno 2012-2013, che ha lanciato alla Milano Fashion Week. Quella di Milano non è stata una scelta casuale poichè lo stilista nato a Chicago, ha trascorso gran parte della sua vita tra New York e la stessa Milano.  Riguardo la sua nuova collezione ha rilasciato un’intervista  a Marie Claire, dalla quale possiamo capire cosa lo ha spinto a mettersi alla prova con  questa nuova collezione.

Perché ha deciso di lanciare una collezione di borse?
Già prima avevo una piccola linea di clutch che disegnavo in esclusiva per le celebrity che volevano abbinarle alle scarpe, ma si trattava di piccoli accessori da red carpet. Adesso invece mi rivolgo a tutte le donne e affronto sia la sera che il giorno.

Come si sviluppa la collezione?
Si tratta di 8 modelli realizzati in materiali di grande pregio, dalla pelliccia al rettile alla nappa più morbida e preziosa.

Che caratteristica deve avere la borsa perfetta?
Deve essere grande perché deve contenere tutto quello che potrebbe servire durante la giornata. E poi l’interno deve essere organizzato in scomparti per trovare facilmente cellulare, chiavi etc. L’ideale sarebbe che avesse anche una mini-busta legata alla borsa, per esempio con una catenella, in cui riporre gli oggetti più importanti.

Qual è il suo pezzo preferito?
Il modello si chiama Chelsea bag ed è una  hobo spaziosa e pratica, che rendo luxury rivestendola con una pelliccia di orylag lavorata a intreccio per ricreare l’effetto della pelle di pitone.

La borsa che non può mancare nel guardaroba di una donna?
Una in coccodrillo!

A chi si è ispirato per creare questa collezione?
A tutte le donne coraggiose, sexy e indipendenti, mia madre per prima.

Dice che Milano ormai è la città che sente più sua, ci rivela il suo indirizzo preferito?
Bastianello, in via borgogna, il bar dove faccio colazione ogni mattina!

Qui di seguito trovate un piccolo assaggio della collezione primavera estate, e prossimamente vi proporrò le borse dell’ a/i.

 

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